FORESTALI DI VIZZINI: CONSEGNEREMO LE SCHEDE ELETTORALI AL SINDACO

Operai forestali, "sciopero del voto" per le Regionali
«Basta incertezze, consegneremo le schede al sindaco»

«Il 28 ottobre nessuno dei candidati alla Regione avrà il nostro voto o quello dei nostri familiari». La prima decisione i forestali del distretto di Vizzini l'hanno già presa. E sembrano anche decisi a non fare alcun passo indietro, tanto da aver già avviato la raccolta di decine di schede elettorali «che in settimana consegneremo al sindaco, per far sentire la nostra voce».

LA PROTESTA DEL VOTO Un gruppo di operai forestali di Vizzini con le schede elettorali che consegneranno al sindaco.

Una voce che, nelle premesse, potrebbe assumere toni rilevanti. Sono infatti poco meno di cento gli addetti al servizio antincendio, ai quali si stanno pian piano aggiungendo molti degli oltre trecento operai del settore manutenzioni.
Le rivendicazioni sono ormai il "mantra" di ogni stagione da diversi anni, e questa volta si arricchiscono anche sul versante retributivo. «La

Operai pronti ad altre clamorose proteste

misura è ormai colma - spiegano in coro gli operai - e non possiamo sopportare ulteriori incertezze che aggravano la nostra condizione in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando. Chiediamo regolarità nel pagamento degli stipendi e l'attuazione degli accordi sul prolungamento delle giornate lavorative». I lavoratori puntano il dito anche contro le retribuzioni, spiegando che «nell'ultima busta paga abbiamo riscontrato trattenute fiscali inammissibili, che sfiorano il 40 per cento, e alcuni colleghi del servizio manutenzioni hanno ricevuto, al netto, mille euro per due mesi di lavoro».

Il clima, tra gli operai, sembra parecchio teso, tanto che gli interessati non nascondono «la volontà di ricorrere, se necessario, anche ad altre clamorose forme di dissenso, oltre a quello elettorale, fino a quando non riceveremo certezze da chi deve dare garanzie al nostro settore».
Quella di Vizzini «è una protesta autogestita - tengono a specificare i forestali - che nasce senza l'appoggio dei sindacati e si basa solo sul supporto di chi vive sulla propria pelle da trent'anni il disagio della precarietà su tutti i fronti». «Quest'anno il settore ha pagato un prezzo altissimo anche in termini di vite umane - concludono gli operai vizzinesi -, c'è forse da attendere altro?».

 24 Settembre 2012

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