La ripresa. Decine di vertenze sul tappeto mentre le istituzioni sono anestetizzate dal clima elettorale
Tensione sociale, l'autunno è già caldo
Autunno caldo. Caldissimo. E non è un facile gioco di parole dovuto alle temperature esterne.
Lo testimonia, prima ancora dell'analisi da parte degli «addetti ai lavori», le decine di vertenze che la cronaca ci consegna. Da quelle «vecchie» i cui nodi vengono al pettine, come nel caso di Nokia Siemens che si sta tentando di «radicare» a Catania, agli ammortizzatori sociali in deroga, strumento innovativo quanto difficile; la loro mancata concessione rischia di fare saltare i già fragili equilibri sociali e di punire due volte migliaia di lavoratori che di punto in bianco hanno visto svanire il loro posto di lavoro.
Ma ci sono anche le vertenze irrisolte di Aligroup e Windjet, il commercio che «scricchiola», la vertenza "eterna" dei forestali siciliani che domani sciopereranno compatti, l'edilizia che soffre e la St e le imprese di Etna Valley che «rallentano», conformandosi alla stagnazione del mercato globale.
Una quadro desolante, che ha un contraltare nel lievitare del numero di disoccupati, soprattutto nella fascia giovanile della popolazione così come nella crescita del numero dei «nuovi poveri», ivi compresi coloro - e sono sempre di più - che non riescono ad arrivare alla fatidica «quarta settimana».
Se questa è la «fotografia» di inizio autunno, quale potrà essere la prosecuzione del «film»?
Al momento, sembra tutto incredibilmente «anestetizzato» dal clima preelettorale che stempera i toni, o li esaspera, a servizio della campagna di questo o quel candidato. Ma è tempo, se non di «alzare le braccia», che le istituzioni si mettano una mano sul cuore, studiando a tavolino, ed elaborando operativamente, strategie per contenere il disagio presente da un lato e dall'altro per pensare al futuro in termini di sviluppo. Pensando a come la nostra terra possa attrarre sviluppo. ‘Che le idee creative, quelle no, non mancano di certo.
Rossella Jannello
25 Settembre 2012
Però i fondi ai partiti non mancano mai, in Sicilia è record Nazionale
All’inizio della legislatura chiusa da poche settimane i gruppi parlamentari erano solo quattro, Pdl, Udc, Mpa e Pd, ad oggi, se si va anche a vedere sul sito internet dell’Ars sono diventati 9.
All’inizio della legislatura chiusa da poche settimane i gruppi parlamentari erano solo quattro, Pdl, Udc, Mpa e Pd, ad oggi, se si va anche a vedere sul sito internet dell’Ars sono diventati 9.
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.