La Sicilia continua a bruciare
Ustionato un pensionato, è grave
Molti incendi di origine dolosa. Ancora in fiamme la riserva dello Zingaro e i vigneti dell'Etna
Canadair in azione nei boschi del Palermitano (Fotogramma)
La Sicilia continua a bruciare. Una ventina di roghi sono in corso in diverse parti dell'isola, dove sono in azione elicotteri e canadair della Forestale e della Protezione civile. La provincia più colpita è quella di Palermo: incendi sono attivi a Castronovo di Sicilia - dove sabato è morto un operaio forestale - a Monreale, Aliminusa, Borgetto, Altofonte, Geraci Siculo, Castelbuono e Santa Cristina Gela. Sotto controllo il rogo alla Canadair in azione nei boschi del Palermitano (Fotogramma riserva dello Zingaro, da dove ieri erano stati allontanati decine di turisti)
compresi gli ospiti del villaggio Calampiso. Fiamme sono divampate anche a Castellammare del Golfo, sempre nel trapanese. Nel messinese, mezzi aerei sono in azione a Sant'Angelo di Brolo, paese dei Nebrodi, a Santa Lucia del Mela e a Mistretta, dove da terra operano anche i vigili del fuoco. In provincia di Siracusa, un vasto rogo è divampato ad Avola, mentre alle falde dell'Etna preoccupa il fronte del fuoco a Linguaglossa.
Sicilia ancora in fiamme
DUE FERITI - Un uomo di 81 anni è rimasto ustionato in contrada Campanella a Frigintini nei pressi di Modica (Rg). L'anziano è stato soccorso dal personale del 118 e trasferito nell'ospedale Cannizzaro a Catania, dove è ricoverato in gravi condizioni. Per consentire l'atterraggio dell'elicottero in uno spazio in terra battuta a Frigintini, da Ragusa è dovuta intervenire una squadra dei vigili del fuoco. Un operaio forestale è invece precipitato in un burrone mentre tentava di spegnere un incendio che interessa la località Pietrasanta, nel comune di Librizzi (Me). Luigi Truglio è stato recuperato da una squadra di forestali, dai carabinieri e dai volontari comunali di protezione civile guidati dal sindaco di Librizzi Renato Cilona. Il ferito è stato trasferito in elicottero del 118 nell'ospedale di Messina.
RISERVA IN FIAMME - Seppur sotto controllo gli imponenti incendi, presumibilmente dolosi, divampati ieri all'interno della riserva dello Zingaro non sono stati ancora spenti. Il rischio paventato dalla forestale è che alcuni focolai possano riaccendersi per il forte vento secco di scirocco. Stamani è intervenuto un Canadair che si è però guastato dopo qualche sgancio. Attualmente sta operando un elicottero. Notte da incubo per i trecento ospiti del villaggio di Calampiso, evacuato domenica sera: sono stati ospitati in una scuola elementare di San Vito Lo Capo. Molti però hanno preferito dormire all'aperto e in tanti hanno preferito interrompere le vacanze.
LASCIATI SOLI - «La riserva dello Zingaro è andata in fumo. L'incendio in una delle più belle aree naturali della Sicilia si è spento da solo, soltanto perchè non c'era più nulla da bruciare» attacca il sindaco di San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo. «Siamo rimasti soli a fronteggiare l'emergenza con i vigili del fuoco, il personale della Protezione civile e della Forestale cui va il mio plauso - dice il sindaco - Non sono intervenuti i mezzi Canadair, nè i mezzi aerei, gli unici che avrebbero potuto fermare le fiamme. Le nostre richieste sono cadute nel vuoto. Mi rendo conto che domenica in Sicilia c'erano numerosi incendi e che la situazione era piuttosto seria, ma è inconcepibile che una delle più belle riserve della Sicilia, oltre che la più antica, vada in fumo senza che si alzi un dito». Immediata la replica del dipartimento della Protezione civile che tiene a precisare che in seguito alla richiesta «giunta alle ore 5.32 hanno cominciato a operare, da subito, un Canadair (che alle 9.30 circa ha dovuto abbandonare il territorio) e due Fire Boss». «L’incendio - si legge ancora in una nota- è in bonifica dalle ore 13.32. Nella giornata di domenica invece, alle ore 5.57 è giunta un’analoga richiesta per un incendio divampato nel territorio del comune di Custonaci, confinante con San Vito lo Capo. Sul posto hanno operato, immediatamente due fireBoss fino alle 13.30, quando il rogo era sotto controllo. L'ultima richiesta prima di quella di stamani riguardante il territorio del comune di S.Vito Lo Capo era giunta sabato 4 agosto, alle 17.36. Nell’occasione è stato inviato un Canadair che ha operato fino al tramonto. Non corrisponde al vero, dunque, che l’incendio che ha interessato la riserva naturale sia stato trascurato. Pochi minuti dopo aver ricevuto la richiesta d'intervento, infatti, il Centro Operativo aereo unificato del Dipartimento della Protezione civile ha disposto l'impiego dei mezzi aerei».
ALLARME DISCARICA - Dopo sette giorni di fiamme, nubi inquinanti, colonne di vapore maleodorante sembra sia stato spento l'incendio Nella discarica dei rifiuti palermitana a Bellolampo. Ma nell'aria si disperdono ancora le polveri del rogo della discarica facendo temere per la salute della popolazione. Per il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dietro il rogo appiccato nella discarica potrebbero esserci interessi criminali. «L'avvio di una nuova amministrazione comunale, dichiaratamente di rottura rispetto al malgoverno della città e agli sprechi criminali realizzati dalla dirigenza dell'Amia - afferma il sindaco - insieme all' imminente campagna elettorale per le regionali possono essere motivi di manovre strumentali da parte delle organizzazioni criminali e occasione per mettere in atto azioni a favore di interessi volti a determinare il tracollo dell'Amia e il passaggio della stessa nelle mani di gruppi speculativi».
VIGNETI DISTRUTTI - Gli incendi hanno anche distrutto i vigneti in contrada Passopisciaro ricadente nel comune di Castiglione di Sicilia, a nord dell'Etna. Circa il 20% delle viti della cantina Passopisciaro di proprietà di Andrea Franchetti è stato fagocitato dal rogo. Un danno stimato circa mezzo milione di euro. Nella tenuta si trovano vigne antichissime ad alberello di Nerello Mascalese. Ma anche Petit Verdot, Chardonnay e Cesanese d'Affile il tipico vitigno del Lazio che Franchetti ha voluto portare sull'Etna.
06 Agosto 2012
Incendi, la Sicilia brucia
Orlando: "Interessi criminali"
Forestale ferito in provincia di Messina
L'ALLARME Coldiretti: "Foreste a rischio"
Evacauati gli ospiti di un villaggio turistico. E nel Ragusano grave un uomo di 81 anni rimasto ustionato
Palermo, 6 agosto 2012 - La morsa del caldo e degli incendi stringe in queste ore la Sicilia. Sono una quindicina al momento i fronti su cui si lavora per domare le fiamme, divampate su tutto il territorio regionale. Per far fronte all'emergenza sono impegnate sia squadre di terra che i Canadair. Le province di Palermo e Trapani, al momento, sono le più colpite dalle fiamme.
Proprio nel Trapanese, nella riserva naturale dello Zingaro, è stato necessario evacuare gli ospiti del villaggio Calampiso a scopo precauzionale. I villeggianti hanno dovuto trascorrere la notte fuori dalla struttura alberghiera prima di rientrare in possesso dei propri alloggi. Le fiamme si sono estese tra le località balneari di San Vito Lo Capo, Castelluzzo, Alcamo e Castellammare.
In provincia di Ragusa, un anziano di 81 anni è rimasto ustionato nel rogo scoppiato vicino Modica.
Paura come detto questa mattina per un forestale impegnato nelle operazioni di spegnimento di un rogo scoppiato nelle campagne del comune messinese di Librizzi. L'uomo ha perso l'equilibrio ed è precipitato lungo una scarpata, restando ferito. Recuperato dopo alcune ore dai soccorritori della Protezione civile e dai forestali, l'uomo è stato trasferito all'ospedale di Messina.
Per il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dietro il rogo appiccato nella discarica di Bellolampo su cui la Procura ha aperto un fascicolo, potrebbero esserci "interessi criminali".
06 Agosto 2012
La Sicilia devastata dagli incendi: paura e feriti
Situazione drammatica dal Trapanese al Ragusano. Un Forestale è rimasto ferito a Librizzi, nel Messinese, un anziano è grave dopo essere stato travolto da un rogo divampato a Frigintini
PALERMO. La Sicilia arroventata da «Nerone» va in cenere con gli incendi, appiccati con abilità, che nell'ultima settimana hanno distrutto centinaia di ettari di boschi, macchia mediterranea, coltivazioni e vigneti, che hanno seminato il panico tra i turisti di diverse località marinare trapanesi bruciando ampie porzioni della riserva dello Zingaro paradiso naturalistico che si affaccia sul mare da Castellammare del Golfo a San Vito Lo Capo, oltre al rogo che per otto giorni ha fatti sollevare fiamme e fumi velenosi dalla discarica dei rifiuti di Palermo a Bellolampo.
Oggi un uomo di 81 anni è rimasto ustionato dalle fiamme divampate in contrada Campanella a Frigintini, nel comune di Modica (Ragusa). L'anziano è stato soccorso dal «118» e ricoverato - ha la prognosi riservata - nell'ospedale Cannizzaro a Catania. Un operaio forestale Luigi Truglio è stato salvato dopo essere precipitato in un burrone mentre tentava di spegnere un incendio che da due giorni divampa a Pietrasanta, nel comune di Librizzi (Messina). Stamani a Castronovo di Sicilia si sono svolti i funerali del suo collega Francesco Pizzuto, 42 anni, morto sabato scorso mentre partecipava alle operazioni di spegnimento di un rogo nel paesino palermitano.
Ma non solo la Sicilia è devastata dalle fiamme. Un incendio ha devastato la collina Roio, dove sorge una pineta all'Aquila, in Abruzzo. Sono state sgomberate diverse abitazioni mentre forestale, vigili del fuoco e velivoli anticendio lavorano da ore per spegnere le fiamme. Complessivamente sono stati 46 gli incendi su cui sono intervenuti i Canadair e gli elicotteri della flotta dello Stato: un numero che rappresenta il picco stagionale di richieste giunte al Centro operativo aereo unificato (Coau) del Dipartimento della Protezione Civile. Delle 46 richieste, 26 sono arrivate dalla Sicilia. Seguono Lazio e Campania (5), Basilicata (4), Calabria e Puglia (2), Sardegna e Abruzzo (1). «Visto l'alto numero di incendi non è stato possibile garantire, per il momento, l'invio dei mezzi aerei su alcuni incendi», dice il Dipartimento. Ed è proprio la Sicilia la regione che subisce maggiormente il martirio delle fiamme.
Una ventina di roghi hanno tenuto impegnati - e continuano - vigili del fuoco, forestale protezione civile a Castronovo di Sicilia, Monreale, Aliminusa, Borgetto, Altofonte, Geraci Siculo, Castelbuono e Santa Cristina Gela, in provincia di Palermo. Nel messinese, mezzi aerei sono in azione a Sant'Angelo di Brolo, a Santa Lucia del Mela e a Mistretta. In provincia di Siracusa, le fiamme sono divampate ad Avola, mentre alle falde dell'Etna preoccupa il fronte del fuoco a Linguaglossa. Proprio nel comune catanese carabinieri e vigii del fuoco hanno salvato un gruppo scout di Nicosia (Enna) composto di 30 bambini di età compresa tra i sei e gli otto anni e le sei guide che li accompagnavano prima che le fiamme di un incendio potessero circondare il rifugio nel quale erano ospitati, 'Piana dell'Arrigò, già invaso dal fumo.
Nel trapanese la riserva dello Zingaro rimane chiusa perchè i vigili del fuoco stanno ancora operando per spegnere l'incendio divampato sabato notte e che si è esteso da Scopello a San Vito Lo Capo, bruciando ettari di territorio anche a Makari e Castelluzzo e a Valderice dove le linee telefoniche sono andate in tilt. I turisti sgomberati ieri sono rientrati nel villaggio di Calampiso e nelle abitazioni a ridosso della riserva, nei pressi di Scopello, dopo una notte da incubo terrorizzati dalle fiamme che vedevano a poche centinaia di metri dai centri abitati e poi costretti a dormire nel piazzale di una scuola a San Vito per il caldo asfissiante nelle sale interne.
Il sindaco della perla marinara trapanese, Matteo Rizzo, polemicamente ha detto: «La riserva dello Zingaro è andata in fumo. Siamo rimasti soli a fronteggiare l'emergenza con i vigili del fuoco, il personale della Protezione civile e della Forestale. Non sono intervenuti i Canadair». Ma il dipartimento della protezione civile ha ribattuto: «Non è vero che l'incendio allo Zingaro sia stato trascurato dalla flotta di Stato. Abbiamo risposto con la consueta celerità a tutte le richieste pervenute, nei limiti della disponibilità degli assetti in quel momento impegnati in Italia».
06 Agosto 2012
La Sicilia brucia ancora, grave un operaio forestale
Oltre venti incendi in tutto il territorio siciliano. Da stamattina sono in azione elicotteri e canadair della Forestale e della Protezione civile per domare le fiamme. Palermo la provincia più colpita. Roghi a Castronovo di Sicilia – dove sabato è morto un operaio forestale – a Monreale, Aliminusa, Borgetto, Altofonte, Geraci Siculo, Castelbuono e Santa Cristina Gela. In provincia di Trapani le fiamme sono divampate a Castellammare del Golfo, mentre è ormai sotto controllo l’incendio nell’area protetta dello Zingaro, dove ieri erano stati allontanati decine di turisti.In provincia di Messina la zona più colpita è quella di Sant’Angelo di Brolo, paese dei Nebrodi, a Santa Lucia del Mela e a Mistretta. Nel siracusanop un rogo di ampie dimensioni è divampato ad Avola, mentre alle falde dell’Etna si è sviluppato un fronte del fuoco a Linguaglossa. A Librizzi, un operaio forestale, è rimasto gravemente ferito dopo essere precipitato in un burrone mentre spegneva un incendio in campagna.
Non mancano ovviamente le polemiche. «La riserva dello Zingaro è andata in fumo. L’incendio in una delle più belle aree naturali della Sicilia si è spento da solo, soltanto perché non c’era più nulla da bruciare», attacca il sindaco di San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo. «Siamo rimasti soli a fronteggiare l’emergenza con i vigili del fuoco, il personale della Protezione civile e della Forestale cui va il mio plauso – dice il sindaco -. Non sono intervenuti i mezzi Canadair, né i mezzi aerei, gli unici che avrebbero potuto fermare le fiamme. Le nostre richieste sono cadute nel vuoto. Mi rendo conto che domenica in Sicilia c’erano numerosi incendi e che la situazione era piuttosto seria, ma è inconcepibile che una delle più belle riserve della Sicilia, oltre che la più antica, vada in fumo senza che si alzi un dito».
06 Agosto 2012
Incendi, operaio forestale
cade in un burrone
L'incidente è avvenuto in località Pietrasanta, nel Comune di Librizzi (Messina). L'operaio è stato trasferito con un elicottero del 118 all'ospedale di Messina
Un operaio forestale è precipitato in un burrone mentre tentava di spegnere un incendio che da due giorni interessa la località Pietrasanta, nel comune di Librizzi (Messina). Luigi Truglio è stato recuperato da una squadra di forestali, dai carabinieri e dai volontari comunali di protezione civile guidati dal sindaco di Librizzi Renato Cilona; i soccorsi sono durati tre ore. Il ferito è stato trasferito in elicottero del 118 nell'ospedale di Messina.
06 Agosto 2012
Brucia la Sicilia occidentale,
inferno da Buonfornello a San Vito
di Giulio Giallombardo -
Domenica di fuoco nel Palermitano e nel Trapanese. Ieri le due province sono state colpite da diversi incendi, alcuni molto gravi, che hanno fatto fare gli straordinari ai vigili del fuoco. Mentre sono ormai quasi domate le fiamme nella discarica di Bellolampo, diversi roghi – per lo più di natura dolosa – hanno creato seri danni, da est a ovest. Lo hanno confermato dalla centrale operativa dei vigili del fuoco, che in poche ore sono stati impegnati in una cinquantina d’interventi.
ROMITELLO – L’emergenza più grave tra Borgetto e Partinico, dove sono andate a fuoco decine di ettari di terreno. Al lavoro diverse squadre di vigili del fuoco, con il supporto di canadair. Nella zona – riferisce l’Anas – è stato anche chiuso al traffico, per alcune ore e in entrambe le direzioni, un tratto della strada statale 186 “Di Monreale”. L’incendio è divampato nella frazione di Romitello, dove sono state evacuate delle abitazioni. Paura per alcuni commensali, che sono fuggiti da un locale dove stavano pranzando, temendo di restare avvolti nelle fiamme.
BRUCIA IL PALERMITANO – Canadair in azione anche nei pressi di Trabia, dove le fiamme hanno lambito la Riserva Naturale di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto. A fuoco anche le pendici di Monte San Calogero, vicino a Buonfornello, e la zona vicino a Campofelice di Roccella. Roghi consistenti anche a Collesano, Geraci Siculo, Villafrati, Monreale, Castronovo di Sicilia, Belmonte Mezzagno, e all’alba anche a Carini e Montagna Longa, dove sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco.
SAN VITO LO CAPO - Nel Trapanese, preoccupante anche l’incendio scoppiato a Castelluzzo, nei pressi di San Vito Lo Capo, dove è andata in fumo gran parte della macchia mediterranea. Le fiamme hanno lambito anche la strada che porta alla nota località turistica e, per paura, alcuni automobilisti hanno abbandonato le loro vetture, proseguendo a piedi. Un incendio è divampato anche nella vicina Riserva naturale dello Zingaro e, in via precauzionale, sono stati evacuati i turisti del villaggio Calampiso.
CASSONETTI IN FIAMME A PALERMO – Tornando a Palermo, l’emergenza si sposta anche in città. Non basta il rogo a Bellolampo con l’ombra del rischio ambientale, anche se la presenza di diossina nell’aria non è ancora stata confermata. L’allarme arriva, adesso, all’interno dell’area urbana a causa dei diversi incendi appiccati a cassonetti stracolmi di rifiuti. Così, i cittadini rimasti in città, oltre che dal gran caldo di questi giorni, sono soffocati anche dal cattivo odore che emana dai cumuli di spazzatura in fiamme.
06 Agosto 2012
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.