di Giulio Giallombardo -
Domenica di fuoco nel Palermitano e nel Trapanese. Ieri le due province sono state colpite da diversi incendi, alcuni molto gravi, che hanno fatto fare gli straordinari ai vigili del fuoco. Mentre sono ormai quasi domate le fiamme nella discarica di Bellolampo, diversi roghi – per lo più di natura dolosa – hanno creato seri danni, da est a ovest. Lo hanno confermato dalla centrale operativa dei vigili del fuoco, che in poche ore sono stati impegnati in una cinquantina d’interventi.
ROMITELLO – L’emergenza più grave tra Borgetto e Partinico, dove sono andate a fuoco decine di ettari di terreno. Al lavoro diverse squadre di vigili del fuoco, con il supporto di canadair. Nella zona – riferisce l’Anas – è stato anche chiuso al traffico, per alcune ore e in entrambe le direzioni, un tratto della strada statale 186 “Di Monreale”. L’incendio è divampato nella frazione di Romitello, dove sono state evacuate delle abitazioni. Paura per alcuni commensali, che sono fuggiti da un locale dove stavano pranzando, temendo di restare avvolti nelle fiamme.
BRUCIA IL PALERMITANO – Canadair in azione anche nei pressi di Trabia, dove le fiamme hanno lambito la Riserva Naturale di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto. A fuoco anche le pendici di Monte San Calogero, vicino a Buonfornello, e la zona vicino a Campofelice di Roccella. Roghi consistenti anche a Collesano, Geraci Siculo, Villafrati, Monreale, Castronovo di Sicilia, Belmonte Mezzagno, e all’alba anche a Carini e Montagna Longa, dove sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco.
SAN VITO LO CAPO - Nel Trapanese, preoccupante anche l’incendio scoppiato a Castelluzzo, nei pressi di San Vito Lo Capo, dove è andata in fumo gran parte della macchia mediterranea. Le fiamme hanno lambito anche la strada che porta alla nota località turistica e, per paura, alcuni automobilisti hanno abbandonato le loro vetture, proseguendo a piedi. Un incendio è divampato anche nella vicina Riserva naturale dello Zingaro e, in via precauzionale, sono stati evacuati i turisti del villaggio Calampiso.
CASSONETTI IN FIAMME A PALERMO – Tornando a Palermo, l’emergenza si sposta anche in città. Non basta il rogo a Bellolampo con l’ombra del rischio ambientale, anche se la presenza di diossina nell’aria non è ancora stata confermata. L’allarme arriva, adesso, all’interno dell’area urbana a causa dei diversi incendi appiccati a cassonetti stracolmi di rifiuti. Così, i cittadini rimasti in città, oltre che dal gran caldo di questi giorni, sono soffocati anche dal cattivo odore che emana dai cumuli di spazzatura in fiamme.

06 Agosto 2012