di Alfio Mannino (Segretario Generale FLAI-CGIL Catania)
In questi giorni continuano ad arrivare continui attacchi da parte di alcuni esponenti del governo regionale (gli assessori Vecchio e Armao) verso i lavoratori forestali, purtroppo enfatizzati da una parte della stampa. E’ una vergogna, anche per l’inesattezza delle notizie che in questi giorni stanno circolando.
La spesa per pagare i quasi 25 mila lavoratori non e' di oltre 680 milioni, come ad esempio viene scritto in un articolo del settimanale Panorama, ma nel consuntivo 2011 la spesa è stata di poco oltre 350 milioni ( 240 milioni per l’azienda forestale e 120 per l’ispettorato).
Inoltre, le somme erogate dall' INPS sono in gran parte finanziate dai datori di lavoro e dai lavoratori con le proprie ritenute previdenziali. 3) al di la' del numero di addetti bisogna confrontare la spesa che le varie regioni spendono per la tutela del patrimonio boschivo in quando le altre regioni si affidano ad aziende private o attraverso le comunità
Montane.
4) vorrei ricordare, inoltre, che la Sicilia ha caratteristiche diverse dal resto del paese basta dire che e' la prima regione d'Italia a rischio desertificazione e la quarta a rischio idrogeologico.
5) e poi basta con l'ipocrisia a tutti questi liberisti da bar vorrei chiedere ma senza l'attività della forestale in tanti comuni della nota Sicilia quale sarebbe la condizione dal punto di vista economico e sociale?
Per fortuna come si vede nell'art. Ci sono ancora politici come L'ON RAIA che si battono per la difesa del lAl i Al di là del numero di addetti bisogna confrontare la spesa sostenuta dalla Regioni per la tutela del patrimonio boschivo e si noterà che quella della Sicilia rispetto alle altre non è così spropositata, in quanto nel resto d’Italia ci si affida ad aziende private o attraverso le comunità montane.
Montane.
4) vorrei ricordare, inoltre, che la Sicilia ha caratteristiche diverse dal resto del paese basta dire che e' la prima regione d'Italia a rischio desertificazione e la quarta a rischio idrogeologico.
5) e poi basta con l'ipocrisia a tutti questi liberisti da bar vorrei chiedere ma senza l'attività della forestale in tanti comuni della nota Sicilia quale sarebbe la condizione dal punto di vista economico e sociale?
Per fortuna come si vede nell'art. Ci sono ancora politici come L'ON RAIA che si battono per la difesa del lAl i Al di là del numero di addetti bisogna confrontare la spesa sostenuta dalla Regioni per la tutela del patrimonio boschivo e si noterà che quella della Sicilia rispetto alle altre non è così spropositata, in quanto nel resto d’Italia ci si affida ad aziende private o attraverso le comunità montane.
La Sicilia, infine, ha caratteristiche diverse dal resto del Paese e basta pensare che è la prima regione d’Italia a rischio desertificazione e la quarta a rischio idrogeologico.
Ci chiediamo: ma senza l’attività della forestale quale sarebbe la condizione dal punto di vista economico e sociale dei comuni siciliani?
Nella giornata di martedì, non a caso, si è tenuto il previsto incontro tra il governo regionale e le nostre segreterie regionali di Fai, Flai e Uila. Dall’incontro è emerso che è intenzione del governo regionale rispettare l’accordo del maggio 2009, ma anche che l'ente è in grado di far rispettare le giornate assegnate ai forestali così come previste dalle legge 14/06, e inoltre, che tutti i lavoratori dell’Azienda forestale vedranno prolungato il loro attuale rapporto di lavoro fino a 90 giorni per i centocinquantunisti, 60 per i centunisti, 25 i settantottisti. L'inizio del nuovo rapporto di lavoro è previsto per il 1° settembre.
Certo, vanno trovate le soluzioni concrete per applicare l’accordo. Ma il sindacato non abbandonerà mai i cittadini che lavorano onestamente.
Alfio Mannino, segretario provinciale FLAI Cgil d Catania
13 Luglio 2012
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