PALERMO, IL NUOVO SINDACATO A CONGRESSO
Nasce il Sifus, il nuovo sindacato dei Forestali. "Il progetto è quello di fare approvare il nostro ddl popolare all'Ars - dice il segretario Grosso - il nostro motto è di passare dall'inferno del precariato al paradiso della stabilizzazione".
Si è svolto il primo congresso del Sifus, il Sindacato dei forestali uniti per la stabilizzazione. Riuniti in Villa D'Amato a Palermo, chiedono a gran voce che la legge da loro proposta, che prevede di impiegarli nelle attività di controllo, recupero e salvaguardia del territorio, e non solo per le operazioni più tradizionali, venga approvata entro la fine della legislatura.
All'ordine del giorno il voto sul documento congressuale e l'elezione del gruppo dirigente del sindacato. Maurizio Grosso, segretario generale, durante il suo intervento ha ricordato le attività e le iniziative del sindacato. "Il progetto è quello di fare approvare il nostro disegno di legge popolare all'Ars - dice Grosso - il nostro motto e obiettivo è di passare dall'inferno del precariato al paradiso della stabilizzazione".
Non mancano gli attacchi al governo nazionale e regionale. Il sindacato rivendica, oltre alla stabilizzazione contrattuale, l'impiego dei lavoratori forestali in attività di consolidamento idrogeologico del territorio e altre attività di messa in sicurezza dei fiumi e boschi siciliani. "Noi esistiamo per contrastare le politiche ostili al comparto - continua Grosso- non possiamo consentire che diecimila lavoratori non abbiano rappresentanza. Compito di un sindacato è quello di ottenere un accordo onorevole".
Lo sciopero alla rovescia, cioè il recupero delle ore di lavoro perse rimanendo sui cantieri oltre l'orario previsto, è lo strumento di lotta che i lavoratori del comparto agro-forestalesi sono dati.
All'ordine del giorno il voto sul documento congressuale e l'elezione del gruppo dirigente del sindacato. Maurizio Grosso, segretario generale, durante il suo intervento ha ricordato le attività e le iniziative del sindacato. "Il progetto è quello di fare approvare il nostro disegno di legge popolare all'Ars - dice Grosso - il nostro motto e obiettivo è di passare dall'inferno del precariato al paradiso della stabilizzazione".
Non mancano gli attacchi al governo nazionale e regionale. Il sindacato rivendica, oltre alla stabilizzazione contrattuale, l'impiego dei lavoratori forestali in attività di consolidamento idrogeologico del territorio e altre attività di messa in sicurezza dei fiumi e boschi siciliani. "Noi esistiamo per contrastare le politiche ostili al comparto - continua Grosso- non possiamo consentire che diecimila lavoratori non abbiano rappresentanza. Compito di un sindacato è quello di ottenere un accordo onorevole".
Lo sciopero alla rovescia, cioè il recupero delle ore di lavoro perse rimanendo sui cantieri oltre l'orario previsto, è lo strumento di lotta che i lavoratori del comparto agro-forestalesi sono dati.
Credo che una forma di protesta efficace sarebbe quella di consegnare le tessere elettorali perle prossime elezioni di consegnarle nei rispettivi uffici di competenza dei comuni con su scritto operaio forestale .26mila forestali e famigli sono un numero che nesun politico di buon senzo può ignorare.Fare girare questo messaggio può secondo me essere utile .inoltre strappare le tessere sindacali.Visto che i sindacati tutte e tre le categorie fanno accordi scandalosi che stanno bene solo a loro ma che danneggiano noi braccianti.Distinti saluti, operaia 20ista dei cantieri di Buccheri.
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