Dal sito gds.it
Il presidente Schifani: «L'assenza di rilievi da parte dello Stato è il risultato del buon governo»
14 Marzo 2025
Il Consiglio dei ministri ha deciso di non impugnare né la legge di Stabilità né il Bilancio di previsione della Regione Siciliana, approvati a fine anno dall'Ars. Si tratta di un risultato di grande rilievo che non si registrava da molti anni e che testimonia la correttezza formale e sostanziale delle scelte adottate dal governo regionale.
Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha accolto la notizia con soddisfazione, sottolineando come questo esito confermi la bontà del lavoro svolto dall’esecutivo: «L'assenza di rilievi da parte dello Stato sui documenti contabili della Regione Siciliana - sottolinea - rappresenta un traguardo significativo. Dimostra la serietà e il rigore con cui abbiamo operato nella predisposizione del Bilancio e della legge di Stabilità, assicurando il rispetto delle norme e la sostenibilità delle finanze pubbliche».
Schifani evidenzia, inoltre, che il risultato ottenuto è «frutto di un’azione di governo improntata alla responsabilità e alla programmazione attenta, evitando il rischio di contenziosi con lo Stato e garantendo stabilità economica alla Sicilia». «L’approvazione tempestiva entro i termini dei documenti finanziari e l’assenza di impugnazioni da parte del Governo nazionale - aggiunge il presidente - rappresentano un segnale positivo non solo per le istituzioni, ma anche per i cittadini e le imprese siciliane, che potranno contare su certezze nei conti pubblici e sulla continuità delle politiche economiche e sociali».
Grazie all'interlocuzione tra gli uffici della Regione e quelli del ministero dell'Economia sono state superate le uniche due osservazioni che erano state avanzate sulla legge di Stabilità. Si proseguirà, quindi, anche per il 2025 e 2026, con il riconoscimento di un incentivo economico, sotto forma di rimborso spese, per i medici che prestano servizi negli ospedali più "disagiati". Per quanto riguarda, invece, la possibilità di incassare l'imposta di bollo derivante da prodotti finanziari e bancari, si è deciso nell'ambito del leale rapporto di collaborazione istituzionale tra Stato e Regione, di rinviare la definizione dei contenuti dell'accordo a un tavolo negoziale tra Mef e assessorato regionale all'Economia.
Fonte: gds.it
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