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Il presidente la illustrerà alla sua maggioranza lunedì
22 Marzo 2025
«Lunedì illustrerò ai leader della maggioranza i punti salienti di una piccola manovra, per condividerne il contenuto, su interventi straordinari, non di grandissima entità, che toccano alcune emergenze alle quali non possiamo sottrarci».
E’ questo l’annuncio del presidente della Regione Renato Schifani nel corso della convention sulla giustizia di FI a Palermo.
«E’ giusto e doveroso parlarne con loro, – aggiunge – fermo restando che poi faremo un assestamento, tra giugno e settembre, con importi maggiori».
Ma cosa c’è nella manovrina che Schifani illustrerà alla maggioranza? Da quel che emerge sarà di poche decine di milioni – sotto i 50 milioni – Il governo regionale è al lavoro per una manovrina il cui valore complessivo si aggirerà tra i quaranta e i cinquanta milioni di euro. Secondo indiscrezioni ci saranno fondi per la sanità privata convenzionata (per aggiustare il nuovo tariffario) e qualcosa per il caro tariffe aeree che è una palla al piede per i siciliani che si spostano. Le risorse – da impegnare con una legge apposita da portare all’Ars – saranno reperite anche tra gli avanzi d’amministrazione. Un altro dei punto che Schifani intende approfondire con la sua maggioranza è quello delle “mancette” già duramente bacchettate dal ministero dell’Economia.
Sulla sanità, soprattutto fondi destinati ai laboratori d’analisi, ci dovrebbero essere dai 15 ai 20 milioni. Sul caro voli l’idea è un norma che dovrebbe consentire agli aeroporti minori di aumentare il traffico diminuendo i costi per i viaggiatori tagliando l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco che pesa sulle tariffe. La somma destinata all’intervento sarà di poco meno di dieci milioni (e riguarda Trapani, Comiso, Lampedusa e Pantelleria ma non Palermo e Catania).
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In attesa che dalle parole si passi ai fatti
"La precarietà è un epoca che è finita, dobbiamo guardare al lavoro stabile, al lavoro duraturo, al lavoro che da certezze ai nostri figli, alle famiglie, ai figli dei nostri figli".
Le promesse sono promesse, ma i fatti sono fatti. Punto!
Lei parlava di stabilizzazione, diceva anche che "la precarietà la doveva combattere, abolendola, sistemando quella che c'è, ma non creandone più altra!
Invece caro Presidente, con questo giochetto i lavoratori forestali dovranno convivere a vita con il precariato.
Questo è il risultato che non può essere smentito!
Caro Presidente, si ricorda anche cosa dichiarava e che non lasciano spazio ad interpretazioni?
Ci pensiamo noi per questo!
“Nel luglio 2019 la Commissione Europea – ricorda Schifani – ha comunicato al governo italiano l’avvio di una procedura di infrazione per non avere correttamente recepito una Direttiva in materia di contratti di lavoro a tempo determinato. Per superare questa procedura è necessario intervenire con una norma che permetta di dare stabilità ai lavoratori forestali, oggi stagionali con contratti di lavoro a tempo determinato, con garanzia occupazionale”, conclude.
E purtroppo caro Presidente, la norma approvata l'11 marzo 2025 fa di tutto per non recepire la direttiva Europea in materia di contratti di lavoro a termine. Perchè siete stati bravi a cambiare le carte in tavola. Non avete accettato il responso!
Attenzione, tutto legittimo, però è anche nostro dovere ricordare le promesse che non si mantengono. Su questo fronte non abbiamo rivali, abbiamo sempre avuto il coraggio di rinfacciarlo a tutti, nessuno escluso!
Quindi per una questione di par condicio, anche lei entra di diritto nel Club. Pensavamo che le cose sarebbero cambiate, invece dobbiamo constatare che le cose sono peggiorate. Ce ne faremo una ragione.
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