26 marzo 2025

MARIA FALCONE: ORA SONO I POLITICI A CERCARE LA MAFIA PER I VOTI


Dal sito palermo.gds.it

26 Marzo 2025
La sorella del magistrato Giovanni: «Quando sento parlare di quei 181 arresti di mafiosi, a Palermo, che erano inseriti perfettamente nella società, le mie speranze cadono»

«Quando sento parlare di quei 181 arresti di mafiosi, a Palermo, che erano inseriti perfettamente nella società, le mie speranze cadono. Ho appreso che prima era la mafia che contattava i politici, adesso sono addirittura i politici che contattano la mafia per ottenere voti. Come diceva Buscetta, la mafia non è una criminalità comune: per fare soldi si insinua nelle istituzioni del Paese, così tutta la società diventa permeata dalla presenza della mafia. Questo è un male che ancora non ci siamo levati di dosso». Così la presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone, sorella del magistrato Giovanni, parlando a margine del congresso regionale della Filca Cisl, organizzato a Palazzo Jung, a Palermo.

Dichiarazioni che riprendono quanto detto dal procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio de Lucia, nell'intervista rilasciata al Giornale di Sicilia. «Cosa nostra è giovane, ma lo era pure in passato sono cambiati solo i metodi e il ricorso a forme di violenza meno cruenta. Viene ancora cercata da politica e imprenditoria, che pure non hanno o non avrebbero più questa necessità», aveva detto de Lucia lo scorso 22 marzo.

De Lucia: «La mafia non è morta e la politica la cerca»
«I magistrati, per fortuna - prosegue Maria Falcone -, hanno continuato a lavorare. Giovanni, soprattutto nel periodo romano, ha lavorato a quella legislazione antimafia che adesso ci invidiano tutti. Attraverso quelle leggi e grazie al lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine, siamo riusciti a mettere in carcere i latitanti, ma non siamo riusciti a lavorare sulla società. Forse i giovani sono più indifferenti verso certi temi ma, devono capire, che la mafia, anche se non uccide più, continua a fare i suoi affari».

Maria Falcone ha annunciato che «entro il 23 maggio puntiamo al completamento del "Museo del presente" della Fondazione Falcone. Sarà un luogo dove i giovani potranno usufruire della nostra biblioteca, degli strumenti di lavoro per capire quella che è stata la storia siciliana. Potranno anche sedersi nel giardino e pensare che, a pochi passi da qui, sono nati Giovanni e Paolo. A due passi da qui c'è anche la palestra dove Giovanni andava ad allenarsi. Qui si potrà pensare a un Giovanni e Paolo prima che diventassero magistrati».




Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.