Ricevo e pubblico
dalla Segreteria Regionale Sifus Confali
Grassano Scalo 23-01-2025 - Abbiamo cosi tanti cavoli da cucinare che, figuriamoci, se abbiamo il tempo per occuparci di quelli degli altri! Quando però, le azioni degli altri tendono a danneggiare le sorti dell' intero comparto forestale siciliano, quindi, anche dei nostri iscritti e simpatizzanti, abbiamo il dovere di intervenire anche con le mazze e coi bastoni. Il problema dei forestali in Sicilia, come in Campania, in Basilicata, in Veneto, ecc, non è legato al generico significato della riforma del settore come cgil-cisl-uil vorrebbero far passare ma a cosa la "riforma medesima contiene" per consentire agli operai di uscire dalla "palude" del precariato per raggiungere la "terraferma" del lavoro a tempo indeterminato. La riforma che rivendicavano ieri cgil-cisl-uil e che il Governo Schifani non è, addirittura, in grado di garantire ed approvare non prevede il passaggio dei forestali , dopo 35/40 anni di contratti a termine (e non di 10/ 20 come dichiara, ignorantemente Torino Russo) in rapporti con contratti a tempo indeterminato di 39 ore settimanali ma:
1) l'aumento di 28 giorni di lavoro per i prossimi 3 anni;
2) nuove assunzioni precarie;
3) la costituzione di una società partecipata per la gestione. Lo scontro che si è innescato ieri a Palermo è tra chi vuole ottenere una riforma con questi contenuti ridicoli come rivendicano cgil-cisl-uil, il PD e Nuccio Di Paola dei 5 stelle e chi ne vuole una leggermente peggiore sulla base delle risorse disponibili, magari, nel 2026 come dichiarava ieri all'ARS , l'Assessore all'Agricoltura, Salvatore Barbagallo, oggi, ologramma dell'on. Sammartino Luca. Fermo restando che il SIFUS accetterà tutte le giornate di lavoro aggiuntive possibili pro forestali che dovessero arrivare (lo abbiamo dimostrato recentemente con i nostri emendamenti pro finanziaria), LA DISCUSSIONE INNESCATA DA CGIL-CISL-UIL ED ACCOLTA DAL GOVERNO SU QUESTA RIFORMA, È DI RETROGUARDIA E FUORI DALLA STORIA e stona che venga sostenuta dal Partito Democratico e da Nuccio Di Paola dei 5 stelle. Nella fase storica in cui i forestali hanno incassato 13 sentenze dalla Corte di Cassazione e la legge nazionale n.166/24 che riconosce un risarcimento danni fino a 24 mesi per l'abuso dei contratti a termine; nella fase in cui l'Unione Europea ( ottobre 2024) deferisce l'Italia alla Corte di Giustizia Europea poiché non ha ancora provveduto a stabilizzare con contratti a tempo indeterminato tutti i lavoratori con contratti a termine, GGIL-CISL-UIL col sostegno del PD e Di Paola e il GOVERNO SCHIFANI mettono in campo una diatriba da fine 800 per l'affermazione di una manciata di giornate poiché entrambe le parte sono CONTRO LA STABILIZZAZIONE. Entrambi, il Governo e cgil-cisl-uil, ritengono i forestali lavoratori STAGIONALI proprio per respingere l'obbligatorietà della stabilizzazione. I primi, lo hanno dimostrato con l'approvazione dell'emendamento Giagoni nell'ultima finanziaria, i secondi, con l'art 46 bis del ccnl idraulico forestale. Gli unici che per fortuna non hanno ancora capito che mentre Torino Russo grida che vuole la stabilizzazione in realtà non la vuole (ha firmato l'art 46 bis del ccnl) sono cgil-cisl-uil e quei forestali che ieri erano a Palermo. Il SIFUS lotterà, senza se e senza ma, contro questo Governo Schifani e tutti coloro che si oppongono alla stabilizzazione, quindi anche contro cgil-cisl-uil & company, con cause di massa contro i contratti a termine poiché queste e solo queste spingono il Governo alla stabilizzazione a prescindere dalla stagionalità. Il SIFUS ha apprezzato l'intervento di ieri all'ARS a favore della stabilizzazione sottolineato dall'on. Ismaele La Vardera. Certo, si sarebbe aspettato che, anche altri parlamentari, a partire dall'on. Cateno De Luca e dall'on. Giovanni Burtone, si fossero espressi anch'essi a favore della stabilizzazione.
Maurizio Grosso Segretario Generale SiFUS
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