10 gennaio 2025
Con le ultime decisioni della Commissione europea dello scorso mese di dicembre, le procedure di infrazione a carico dell'Italia sono scese a 64. Un risultato raggiunto grazie alla archiviazione di sei casi che riguardano:
- la governance europea dei dati
- il mancato recupero dell'aiuto di Stato sulle esenzioni fiscali e prestiti agevolati concessi in favore di imprese e servizi pubblici a prevalente capitale pubblico
- le revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati
- l'attuazione del principio di parità di trattamento tra gli uomini e le donne in materia di sicurezza sociale
- il distacco dei conducenti nel settore del trasporto su strada
- il quadro normativo del Cielo unico europeo
Sono state inoltre aperte due nuove procedure ed è stato adottato un parere motivato ex art. 258 TFUE.
Le 64 infrazioni a carico del nostro Paese riguardano la violazione del diritto dell'Unione (47) e il mancato recepimento di direttive (17).
L'ambiente con 23 casi è il settori dove più alta è l'incidenza delle infrazioni, seguono affari economici e finanziari (6), energia, lavoro e politiche sociali, trasporti (5).
Fonte: www.affarieuropei.gov.it
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