Pietro Minardi - 10 Dicembre 2024
L’ok arriva nei tempi previsti. La legge Finanziaria supera l’ostacolo della commissione Bilancio. Il testo si appresta ad essere incardinato all’Ars nella giornata di giovedì. Buone notizie per l’esecutivo di Renato Schifani, il quale mantiene la rotta per raggiungere l’obiettivo di ottenere il disco verde alla manovra entro fine anno. Ciò in modo da evitare l’esercizio provvisorio. Sul testo però ballano due maxi-emendamenti: il primo condiviso con il Governo, mentre il secondo è frutto di un accordo parlamentare i cui confini non sono ancora definiti del tutto. Si parla di un tesoretto di 80 milioni di euro da ripartire fra le richieste della maggioranza e quelle delle opposizioni. Soldi residuali dell’ultima variazione di bilancio, anche se ad oggi non c’è la certezza sul dato definitivo.
Le novità: più spazio a precari ed agricoltura
Fra le principali novità introdotte alla Finanziaria in commissione Bilancio c’è quella relativa al voto bipartisan per inserire un pacchetto di 23 riserve economiche da destinare ai Comuni. Passa anche l’estensione della platea per le stabilizzazioni dei precari ASU. I destinatari della norma passano dai 258 iniziali a quota 277, grazie all’inserimento dei 19 dipendenti che operano all’interno del Genio Civile e della Motorizzazione di Caltanissetta. Rivisto invece il dispositivo che riguarda i Forestali. Il testo dell’articolo è stato riscritto, ponendo dei limiti di spesa alle assunzioni di personale. Stando al dispositivo originale infatti, le risorse a disposizione non sarebbero state sufficienti e quindi si sarebbero potuti generare problemi di carattere economico sulla tenuta della manovra stessa. Inserito con un emendamento un fondo da 25 milioni di euro da destinare ai pozzi agricoli. Soldi necessari a far fronte alle oltre 3000 richieste pervenute agli uffici regionali. Inoltre, maggioranza ed opposizione hanno trovato l’accordo sul ritiro di oltre 300 emendamenti presentati sulle tabelle accessorie alla Finanziaria.
Stop all’Agenzia per gli Investimenti, se ne riparlerà in aula
Non sono mancati i momenti di tensione. Come quello che ha interessato l’articolo 1, ovvero quello relativo all’Agenzia per gli Investimenti. Un provvedimento a cui terrebbe molto l’assessore al Bilancio Alessandro Dagnino ma sul quale c’è stata la levata di scudi dal mondo delle opposizioni. In commissione le perplessità del centrosinistra hanno avuto la meglio, facendo propendere per un rinvio della questione al dibattito all’Ars. Contrario, in particolare, il Partito Democratico. Critiche alle quali il centrodestra ha risposto citando l’emendamento tecnico con il quale il gruppo di Sud Chiama Nord ha esteso le somme da destinare alla compensazione dei danni causati dall’ultima ondata di maltempo su Messina. Una “forzatura” amministrativa che ha rischiato di far saltare l’accordo in commissione. L’atto ha invece ottenuto il disco verde con il pieno “si” della maggioranza. Contrario il M5S, mentre si è astenuto il gruppo di Sud Chiama Nord. Usciti dalla commissione Bilancio invece gli esponenti del PD. La parola passa così all’Ars, dove il testo dovrà essere incardinato e discusso. La partita è ancora aperta.
Schifani: “Senso di responsibilità nelle opposizioni per evitare esercizio provvisorio”
Intervenuto ad un evento organizzato dall’Autorità Portuale al molo trapezoidale di Palermo, il presidente della Regione Renato Schifani ha commentato così l’ok dato dalla commissione Bilancio alla manovra Finanziaria. “E’ un passo in avanti molto importante. Si è lavorato in un clima costruttivo fra maggioranza ed opposizione. E’ evidente che in aula non mancheranno le dialettiche fra le due compagini politiche. Sono convinto che anche questa volta il senso di responsabilità prevarrà nelle opposizioni per evitare alla Sicilia e ai siciliani un esercizio provvisorio che darebbe soltanto un danno economico, con ritardo dei pagamenti ed altro, al nostro territorio. Io sono fiducioso“, ha chiosato il governatore.
Fonte: ilsicilia.it
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