28 settembre 2024

LETTERA APERTA DI UN LAVORATORE FORESTALE PRECARIO SICILIANO AI SEGRETARI REGIONALI DI FAI, FLAI E UILA, ALL'ASSESSORE DELL'AGRICOLTURA, AL GOVERNATORE DELLA REGIONE SICILIANA SCHIFANI, AI SINDACATI AUTONOMI DELLA CATEGORIA, ALL'ON.LE VINCENZO FIGUCCIA, AI DEPUTATI DELL'ARS DI MAGGIORANZA E DI MINORANZA


Ricevo e  pubblico
da Giuseppe Germanò
precario forestale da 34 anni

 Lettera aperta di un lavoratore forestale precario siciliano a:
- Segretari generali di Fai-Flai-Uila Sicilia, Adolfo Scotti, Tonino Russo e Nino Marino
- Assessore dell'Agricoltura regione siciliana Barbagallo
- Governatore della regione siciliana Schifani
- Sindacati autonomi vari di categoria (Sifus etc. etc)
- Onorevole Vincenzo Figuccia 
- Deputati regione siciliana di maggioranza e di minoranza

Premesso che, secondo i dati della Commissione Europea per l’efficacia della giustizia, la durata media di un processo civile sarebbe pari a:
527 giorni (meno di un anno e mezzo) per il primo grado;
863 giorni (poco più di due anni e quattro mesi) per il secondo grado;
1.265 giorni (circa tre anni e mezzo) per il terzo grado,
per una durata media complessiva dell’intero giudizio pari a 2.655 giorni (più o meno sette anni e tre mesi).
Cari Dirigenti sindacali (confederali ) vorrei conoscere il motivo di tutto questo allarmismo, ma anche di questo vostro silenzio assordante, riguardo i maxi risarcimenti ai precari forestali (mi riferisco ai risarcimenti da 4 a 24 mensilità che dovranno essere erogati a tutti coloro che ne hanno diritto, secondo i turni e le giornate di lavoro effettuate negli ultimi 35 anni) e alla stabilizzazione diventata quasi un obbligo per la regione, dopo la procedura d'infrazione e un decreto del Governo Meloni. 
Di alcune dichiarazioni e interviste, di certi sindacalisti che tutto hanno a cuore, tranne la volontà di difendere e tutelare i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici forestali, di certa stampa farlocca che pubblica articoli che non corrispondono alla realtà. 
Di certi politici che non perdono mai l'occasione di approfittare dello stato di bisogno delle persone, in questo caso il precariato e, ovviamente, la speranza (vana?) di essere risarciti dopo 30 anni, promettendo aiuto a livello politico (ma sperando nei voti alle prossime elezioni).
Vorrei dunque capire perchè sia la politica che il sindacato, continua a prendere per i fondelli migliaia di lavoratrici e lavoratori forestali.
Sapete cosa penso? Che voi sindacalisti dovreste rimanere fuori da questa storia e far decidere tutto alla politica regionale siciliana che, a mio avviso, dovrebbe attivarsi in tempi brevi, per il risarcimento a ogni lavoratore/trice che ne ha diritto, accettando il fatto che si tratta di un atto dovuto e fare subito la riforma del comparto, stabilizzando tutti e aprendo a nuove assunzioni per ringiovanire il comparto forestale, formato ormai, per la maggioranza, da ultracinquantenni.
Basta giocare con i forestali! Vogliamo sia il risarcimento che ci spetta che il passaggio da OYD a OTI entro quest'anno!

Germanò Giuseppe, 
lavoratore forestale precario da 34 anni



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