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dell'On. Dario Safina (PD)
E’ passata un’altra estate e la Sicilia continua a detenere il triste primato degli incedi mentre il governo Schifani continua a fare spallucce e a girarsi dall’altro lato. Ieri sera l’ennesima tragedia sfiorata con le fiamme che hanno divorato ettari di vegetazione sul monte Erice e che solo grazie all’esemplare lavoro di vigili del fuoco, protezione civile, forestali e volontari non sono arrivate ad aggredire il bosco.
Ogni anno la solita storia, ogni anno i soliti problemi. Dei proclami fatti a fine estate del 2023 dal governatore Schifani e della sua Giunta ad oggi non vi è alcuna traccia. Nulla sugli elicotteri pesanti capaci di operare anche di notte e in condizioni meteo avverse, nulla sull’utilizzo dei droni militari per il pattugliamento delle aree boschive, nonostante l’impegno dell’ex assessore al Territorio e Ambiente Elena Pagana che da deputata nella precedente legislatura sia risultata essere prima firmataria di una legge voto sull’argomento, presentata al governo nazionale. Nulla ancora sulla cabina di regia unica tra Forestale e Protezione civile per una gestione coordinata dell’emergenza incendi e nulla poi sui Piani di gestione dei boschi e dei Piani di rimboschimento che a gran voce e più volte abbiamo chiesto in aula. Anche sull’utilizzo degli invasi presenti in alcune aree della Sicilia che potrebbero essere utilizzati per lo spegnimento degli incendi attendiamo ancora risposta dallo scorso anno, mentre l’acquisto dei nuovi mezzi necessari a far fronte alle emergenze è ancora fermo a 120 unità sui 600 previsti.
L’unico risultato concreto ottenuto è l’aumento dei giorni di lavoro per gli operatori forestali, impegnati nella pulizia delle aree boschive e nella definizione delle zone spartifuoco. Misura fortemente voluta dal PD ed elaborata grazie al mio intervento insieme a quello dell’onorevole Antonello Cracolici che ha certamente contribuito a ridurre i rischi, ma non è sufficiente a risolvere il problema.
È inaccettabile che ogni anno la Sicilia si ritrovi in questa situazione senza una vera strategia di prevenzione e contrasto. Il governo Schifani non può continuare a voltarsi dall'altra parte. È necessario agire subito per proteggere il nostro patrimonio naturale e garantire la sicurezza dei cittadini.
intanto la legge contempla che ad avere l'aumento delle giornate saranno i 78isti e i 101isti ma solo dei distretti in cui nelle graduatorie distrettuali non esistono 78isti ,inoltre tutto è subordinato alle richieste di manodopera che dovrebbero fare i sindaci per la pulitura dei bordi stradali aree private ecc...
RispondiEliminami sembra un meccanismo ferruginoso è difficoltoso da mettere in opera .
Perciò prima di fare proclami dott.safina le proporrei di prodigarsi affinché renda fattibile ciò di cui lei si vanta.
mancano poco più di tre mesi alla fine dell'anno e se non si appalesa nessun segnale, penso che la categoria ne trarrà le dovute conclusioni e non mi riferisco solo sui politici.
Ferrante michele
Non perdete tempo a infamarvi uno contro l'atro perché nel settore forestale avete fatto tutti schifo.
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