07 agosto 2024

LA VOCE DEL NULLA (7-8-19)


di Antonino Lomonaco
LTI di Linguaglossa (CT)

Vi è un fenomeno planetario, con aspetti catastrofici, che si chiama incendio boschivo.
In Sicilia, terra dal clima ambientale che facilmente arriva a temperature estive capaci di superare i quaranta gradi, il fenomeno si è combattutto bene attraverso un sistema di vedette e di squadre antincendio, coordinate dal Corpo forestale regionale, pronte ad intervenire nei tempi brevi e nei modi opportuni. Sistema che ha consentito la repressione di incendi nelle condizioni peggiori, senza mai permettere la loro espansione imperitura per settimane o per mesi, così come, purtroppo, capita in altri contesti. 
Sistema che ha difetti, ma che ha dimostrato, negli anni, attraverso l’azione non senza “ferite” nei suoi uomini, una grande validità.
Ciononostante, invece di riconoscere, sostenere la validità di questo sistema e cercare di migliorarlo in quei suoi aspetti ancora “grezzi”, si procede alla sua insensata demolizione.
Un tale atteggiamento sarebbe stato comprensibile e ragionevole se gli incendi boschivi avessero una medesima parabola discendente: ma, purtroppo, così non è!
Non lo è per vari fattori che possono sintetizzarsi nella miopia politica che porta all’abbandono dei terreni agricoli e alla diffusione di una mentalità superficiale, votata alla distruzione per semplice ignoranza.     
Quindi, come spiegare una simile scelta scellerata?!
Non trovo altri argomenti che mi distolgano dall’idea che chi decide sulla vita di comunità e territori viva in un contesto lunare, lontano da quei territori e da quelle comunità che gestiscono.
All’orizzonte non si vede la costituzione di squadre equivalenti, magari con diversa gestione ma con una formazione adeguata alla pericolosità e all’importanza del compito da svolgere. 
Ciononostante non si manifesta neanche la volontà di immettere giovani nelle squadre già esistenti, scelti con criteri di opportuna selezione fisico-attitudinale, a cui i cinquantenni possano dare il testimone della difesa dei territori e una professionalità competente e rispettabile.
Quello che si vede all’orizzonte è il nulla.
Il “nulla” ovvero l’opera dell’ inettitudine, elevatasi negli ultimi decenni, per meraviglia delle cose umane, a gestione della “cosa pubblica”. 
O sarebbe meglio dire: a demolizione della cosa pubblica.
In ciò vi è una diretta equivalenza fra chi gestisce politicamente e chi si approfitta, per superficialità, a manifestare la propensione alla distruzione.
Il legame “inculturale” è del tutto evidente nella distruzione di istituzioni, territori e comunità.
Oggi ho sentito un balbettio pretesco scimmiottare i suoi degni predecessori in un mantra stantio, quanto banalmente facilone, il quale cercando di offuscare le proprie insufficienze amministrative, punta il dito contro il solito capro espiatorio: sono i forestali a causare gli incendi boschivi!
Solo che gli incendi sono sempre in terreni privati ed abbandonati! Dove i forestali non lavorano e, semmai, ci vanno a spegnerli quegli incendi, rischiando ogni volta la propria incolumità e la propria vita. 
Ma questa gretta “Ignoranza”, essendo tale, non può saperlo. Questa “Presunzione”, essendo tale, non vuole saperlo.
 La nullità può sapere solo del nulla. 

Antonino Lomonaco



Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.