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Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus Confali
Maurizio Grosso
Roma 21-06-2024 - La drammatica morte del Bracciante Agricolo indiano Satnam Singh, evidenzia con forza la disumanità del sistema capitalistico e, sopratutto, l'annosa piaga del "caporalato" anch'essa figlia di questo sistema onnivoro.
Nè la legge contro il caporalato (199/16), nè i vari tavoli e tavolini al Ministero del Lavoro, nè tantomeno, i fiumi di denaro pubblico spesi per le varie azioni di contrasto teorico messe in campo dai Governi regionali (a favore dalle associazioni e di cgil-cisl-uil) sono riusciti a scalfire la piaga del caporalato e con esso, dello sfruttamento dei braccianti nei campi.
L'inasprimento delle pene e le azioni convegnistiche, hanno sempre rappresentato una soluzione di facciata fine a se stessa.
Anche puntare il dito ed investire fiumi di denari sull'aumento del numero degli ispettori del lavoro sarebbe una soluzione del tutto parziale poiché, in ogni caso, si interverrebbe a danno avvenuto.
Per superare il "caporale" devi acquisire la credibilità di intervenire prima del caporale medesimo che spesso e volentieri rappresenta per il bracciante, a maggior ragione se straniero, l'unico punto di riferimento, riconosciuto e riconoscibile, poiché capace di mettere in contatto non solo la domanda e l'offerta di lavoro ma anche di procurarti il posto letto ed il mezzo di trasporto.
Per sconfiggere il "caporale" devi sostituirne la funzione con un soggetto pubblico che abbia le stesse attitudini! Un moderno "caporale" è rappresentato da intelligenti "centri per l'impiego". Si, da moderni uffici di collocamento che già da tempo il sistema capitalistico ha cancellato per affidare la sua funzione ai privati.
Detti centri per l'impiego dovrebbero insediarsi nei territori agricoli con specifici sportelli aperti a tal uopo fino a sera tardi con la funzione di mettere in contatto le domande e le offerte di lavoro.
Ciò consentirebbe il controllo massiccio degli operai collocati e quindi, dell'applicazione dei contratti che andrebbe accertata dagli ispettori del lavoro.
Il SiFUS da tempo porta avanti questa battaglia nel silenzio assoluto delle istituzioni, degli altri sindacati e dei benpensanti che oggi si strappano le vesti per la tragica morte di Satnam Singh.
Maurizio Grosso - Segretario Generale SiFUS
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