Ricevo e pubblico
dalla Uila Sicilia
Fai-Flai-Uila Sicilia sono state convocate per martedì 11 alle 10 nella sede della Presidenza della Regione, all’ordine del giorno la riforma forestale. Lo rendono noto i segretari generali delle tre organizzazioni sindacali Adolfo Scotti, Tonino Russo e Nino Marino che commentano: “Dopo le proteste di questi mesi, in cui avevamo chiesto più volte l’incontro con il presidente della Regione e assessore ad interim all’Agricoltura Renato Schifani, adesso speriamo di ottenere le risposte necessarie alla nostra richiesta di tempi, risorse e contenuti certi su una proposta di legge ormai irrinviabile. I siciliani hanno già dovuto aspettare abbastanza per un provvedimento indispensabile alla tutela ambientale, a partire dalla prevenzione degli incendi boschivi e del dissesto idrogeologico”.
“In modo responsabile e propositivo – aggiungono Scotti, Russo e Marino – abbiamo sempre, con questo come con i passati governi regionali, offerto la nostra disponibilità al confronto sulla riforma forestale. Esiste ormai da mesi una proposta di legge cui abbiamo offerto il nostro contributo di esperienze e idee, ma resta in attesa di esame in Giunta prima dell’esame definitivo in Aula. Rivendichiamo una norma che faccia uscire l’Isola da un’eterna gestione dell’emergenza che, ribadiamo, non sappiamo a chi faccia comodo ma certamente è disastrosa per i siciliani”.
Ricordiamo, infine, alcuni punti-chiave della bozza di riforma su cui Fai-Flai-Uila hanno espresso apprezzamento: più giornate lavorative per i forestali e più competenze al servizio del territorio e dei siciliani; la creazione di un’Agenzia pubblica regionale con capacità di intervento anche al di fuori del bosco per la tutela e il miglioramento ambientale, la prevenzione del dissesto idrogeologico e degli incendi, la cura di parchi e siti archeologici oltre che di fiumi, torrenti e laghi.
Il commento è molto chiaro ,siamo in mano a persone che con le chiacchiere vanno a nozze.Ma ci rendiamo conto che ormai la "Forestale" è finita.A parte le promesse che non ci crediamo più,ma se questi signori politici e sindacalisti di ogni categoria vengono in montagna, si renderanno conto che lavoriamo da pezzenti.Operai qualificati senza tute ,casco guanti adatti e scarponcini adeguati. Operai braccianti 60 enni a rastrellare che cosa? ,che ormai è quasi tutto bruciato.Hanno dilapidato ettari di boschi ,con la promessa di una benedetta riforma,mai arrivata ,anziché sistemarci e salvaguardare periodicamente i boschi. Questo blog ,una volta mi pare che voleva chiudere,ma è stato e siamo speranzosi che nel tempo tutto si sistemava, ma siamo ancora qui a chiacchiere e continui rinvii.Enzo Caruso
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