di Michele Mogavero
Si aspetta da un momento all'altro la delibera di Giunta sulla riforma forestale che magistralmente dovrebbe uscire alla viglia delle elezioni europee. Il cui iter però doveva concludersi entro il primo semestre del 2023. I tempi sono studiati a tavolino per far abboccare i pesci. Ok, ci può stare, ma deve essere approvata dall'Ars prima delle Europee, altrimenti parliamo di fuffa.
Però hanno fatto male i conti perchè sono finiti i periodi in cui bastava un annuncio, una promessa, un accordo, una delibera e tutti battevano le mani.
Sono stati proprio queste menzogne a farci fare le ossa. E' stato il linguaggio del politichese (che abbiamo imparato bene) che ci ha fatto conoscere la politica, i politici e i politicanti e soprattutto con chi abbiamo avuto a che fare.
Mi riferisco a quelle promesse e/o impegni che si assumono ma non si rispettano!
Aspettiamo adesso la delibera di Giunta, immaginiamo già i titoli di giornali in pompa magna, post di vario genere dei parlamentari e/o assessori, comunicati sindacali, ecc.
Faremo passare qualche giorno per smaltire questa sbornia, questi giochi di palazzo dal profumo elettorale e poi il Blog vi stupirà con gli effetti speciali, dimostrando con documenti scottanti alla mano, che la delibera di Giunta è stato un mezzo per ipnotizzare i lavoratori forestali. Ovviamente non è sempre così, ma in questo caso e cioè per la riforma dei lavoratori forestali è stato sempre così, ve lo dimostrerò con carte alla mano e spazzeremo via ogni sogno elettorale di qualcuno.
Ma oltre alla delibera aspettiamo anche le circa 30 giornate in più per tutti i contingenti da effettuare nel 2024, questo ha detto l'Assessore Sammartino alle OO.SS. Se ci saranno solo queste, non sappiamo se nella stessa misura per tutti, e niente legge all'Ars prima delle elezioni di giugno, la nostra posizione rimane sempre la stessa: "Fuffa elettorale!"
Noi siamo sempre chiari, non cambiamo idea dall'oggi al domani, noi siamo coerenti su quallo che diciamo e su quello che facciamo. Capita anche di perdere la pazienza e arrabbiarsi, ma questo è dovuto alle ingiustizie e alle porcate che subiamo da decenni.
Certo, ognuno è libero di credere a chi o ciò che vuole. Ma ascoltare solo una campana, a volte, può far diventare le persone sorde.
Se invece la riforma viene approvata dall'Ars prima del 9 giugno, quindi con tutti i passaggi, dalla Giunta alle Commissioni, allora potremmo cambiare idea. Ma visto i tempi ci sembra difficile che questo accada, vorremmo però sbagliarci di grosso...
Secondo il mio parere questa riforma forestale non ci interessa a nessuno portarla avanti già si vede come và ,si sente parlare da anni senza quagliare mai.Prima c'era la scusa dei soldi che mancavano,invece ora ? Noi operai forestali siamo succube di un sistema quasi assistenziale voluto da tutti politici e sindacati.
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