La dignità non si elemosina ma si difende e si pretende.
Desidero condividere con Voi un mio stato d'animo e perché no, anche la mia rabbia.
Mi torna in mente il Natale del 1966. Avevo 7 anni, e trascorsi quel giorno di festa in un modo decisamente peculiare: in fabbrica, con mio padre, operaio di una grossa Azienda del Gruppo ESPI. Sì, con lui e con i suoi Colleghi.
Giorni prima, infatti, avevano occupato la fabbrica per rivendicare il rinnovo del Contratto di Lavoro e per contestare il carico sovrumano della “catena" di produzione.
Quando, la mattina dell'occupazione, lo vidi andare via da casa, lo salutai e tornai nel mio letto, ma non dormii, piansi a dirotto. Provai enorme tristezza nel vedere il viso di mio padre contratto, pensieroso e mortificato.
Ma eravamo negli anni ’60: c’era la speranza, c'erano interlocutori validi, c'erano Sindacati davvero rappresentativi e, soprattutto, tutto era più vero e pulito.
So per certo che vi chiederete il perché di quanto vi sto raccontando. Ebbene, c'è un nesso con quanto sto per dirvi.
In 39 anni da Forestale, migliaia di mani ho stretto e migliaia di abbracci mi hanno donato, le tante Donne e i tanti Uomini, non avevano più la tuta blu come mio padre e i suoi colleghi, ma bensì colore arancio le tute dell'Antincendio e verde quelle della Manutenzione. Ho sempre cercato di dare loro un conforto, una parola dettata dal cuore, nella speranza che qualcosa potesse cambiare per loro definitivamente e in positivo. E che rabbia ho provato nel vedere spesso gli sguardi di Donne e Uomini oramai adulti, precari da sempre, forti e coraggiosi, ma tristi. E sapere che la loro tristezza è causata da una domanda tremendamente naturale: "ci sarà mai un futuro dignitoso e riconoscente dopo avere buttato anni di vita rischiando la vita a difesa del Creato, sapendo che tanti fratelli - colleghi sono rimasti uccisi? Come farò a sopportare lo sguardo dei miei figli, che non mi vedranno più sorridere al rientro da una giornata di lavoro, soddisfatto benché stanco e odorante di fumo?>
Ebbene, io mi rivedo in tutti quei figli, nei loro sguardi, nei loro sentimenti, nei dubbi e nella loro sofferenza più o meno celata. Per quanto mi riguarda, penso che si debba come priorità risolvere questa vergognosa situazione. La dignità dell’Uomo – Lavoratore prima di tutto.
Noi, come dico da sempre, non abbiamo mai avuto grande sviluppo industriale. Ahimè, la Sicilia, è sempre solo stata terra di conquista e grande bacino elettorale. Ma abbiamo la nostra industria che è il Territorio, l’Ambiente, la Cultura. Grazie a loro, creeremo sviluppo. Non mi accontento più di fasce di lavoratori: 101unisti, 151unisti, 78ittisti e di aumento di giornate. Ci sono, senza chiedere elemosine, le condizioni per avviare processi di stabilizzazione. Non sono né un illuso né un illusionista. So cosa dico e perché lo dico. I Forestali sono una immensa risorsa, e il mio non è populismo e soprattutto non sono mai stato candidato ad elezioni. Mi chiedo, perchè non prendete in esame il progetto di sviluppo Forestale del 2012, approvato da una delle ultime Giunte del Governo Lombardo? Se lo volete, fatemelo sapere, ve lo vengo ad illustrare. Qualche Presidente lo ha avuto nel passato ma ha preferito fare altro e non lo ha preso in considerazione. Un' ultima cosa gli Operatori Forestali dell'antincendio, impiegati negli incendi boschivi non hanno eguali. Fatevene una ragione.
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.