25 febbraio 2024

MICHELANGELO INGRASSIA, DELL'ESECUTIVO TERRITORIALE UILA UIL DI PALERMO, RENDE PUBBLICA LA SUA DIFFIDA ALLA DIRIGENZA DEL CORPO FORESTALE


Ricevo e pubblico
dal Dirigente Provinciale Uila Palermo
Michelangelo Ingrassia

Come avevo preannunciato nei giorni scorsi, con il consenso dell'Avvocato Giovanni Catalisano e del Segretario Territoriale Uila Uil di Palermo Giuseppe La Bua, rendo pubblica oggi la mia diffida in opposizione alla comunicazione di recupero arretrati contrattuali 2006-08 che il Dirigente Generale del Comando Corpo Forestale della Regione Siciliana sta facendo recapitare in tutta la Sicilia, tramite gli Ispettorati Ripartimentali e le pattuglie in servizio h12, ai lavoratori e alle lavoratrici; agli eredi dei lavoratori e delle lavoratrici defunti, compreso i caduti sul lavoro; ai lavoratori e alle lavoratrici a tempo determinato e dunque non ancora assunti; ai lavoratori e alle lavoratrici in pensione.
Come si può leggere nel testo, la diffida - inviata per conoscenza anche al Presidente della Regione Siciliana - non si limita ad esercitare il diritto di accesso agli atti per ricevere copia della nota prot. n. 19843 del 15/02/2016 che, stando alla lettera della dirigenza generale del Comando, io avrei ricevuto e che invece non ho mai ricevuto, bensì va oltre e oppugna l'enunciazione - contenuta nella lettera della dirigenza generale del Comando - della Sentenza 355/2016 della Corte di Cassazione che, a parere della medesima dirigenza generale del Comando, sancirebbe che gli arretrati contrattuali risultino non dovuti.
Nella diffida rileviamo che la Sentenza Cass. n. 355/2016, in realtà, non pronuncia alcun diritto di credito dell'Amministrazione né un indebito pagamento in favore dei lavoratori.
La citata Sentenza, peraltro, ha rinviato alla Corte d'Appello di Palermo dove il giudizio andava riassunto. A oggi, però, non è noto se la ricorrente Amministrazione abbia effettivamente riassunto davanti al giudice del rinvio, il giudizio entro i previsti tre mesi pena l'estinzione del giudizio. Né tantomeno si conosce l'esito dell'eventuale giudizio di rinvio.
Per questi motivi riteniamo illegittimo il recupero tentato dalla dirigenza generale del Comando e inesistente l'obbligo dei lavoratori di restituire le somme percepite. Pertanto, abbiamo diffidato la dirigenza generale del Comando ad annullare la richiesta di rimborso.
Naturalmente, nei prossimi giorni, avrò modo di commentare nel dettaglio la Sentenza della Corte di Cassazione. Avrò anche modo di rendere pubblico quanto stanno dichiarando i lavoratori sulla notificazione del 2016. Su questo aspetto, un primo elemento lo ha fornito la stessa dirigenza generale del Comando: abbiamo notato nelle sedi del Sindacato, infatti, che le lettere ricevute ed esibite in questi giorni dai lavoratori della provincia di Palermo, si richiamano tutte a una nota del 2016 avente data e numero di protocollazione uguale per tutti i lavoratori e le lavoratrici, anche per i pensionati ai quali è stata già sottratta la somma del recupero dal TFR. Anche nei cosiddetti atti interruttivi, dunque, vi sono elementi di perplessità? Ne riparleremo; altroché se ne riparleremo!
Michelangelo Ingrassia


La diffida











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