Di Mario Barresi -19 Febbraio 2024
La maggioranza che governa la Regione è in piena crisi d’identità. E continua a «confrontarsi» (o a litigare, uscendo dall’ipocrita eufemismo) sul contenuto della proposta del Piano di sviluppo e coesione 2021/27 da inviare a Roma. Si parte da un dato: gli oltre 6,8 miliardi iniziali sono già diventati poco più di 4 considerando le risorse «già finalizzate» a Ponte (1,3 miliardi) e termovalorizzatori (800 milioni), ma anche le anticipazioni deliberate dal Cipess e la previsione di altri programmi Ue da cofinanziare e di coperture varie. Il punto di caduta, in queste settimane, è su quante risorse distribuire in ognuna delle 12 aree tematiche. Quanto, cioè, investire sui progetti che riguardano, ad esempio, competitività delle imprese, energia, ambiente, trasporti e mobilità, lavoro e occupazione, salute e via finanziando.
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