Di Michele Mogavero
Auspichiamo che si siano conclusi gli incontri dei Sindacati Confederali per spiegare ai lavoratori forestali la bozza ricevuta dall'Assessore Sammartino. Il tempo stringe e sappiamo tutti quali sono i punti deboli. Si chiede un accelerazione anche da parte loro per far approvare prima delle elezioni Europee la riforma promessa il 23 dicembre 2022, che doveva essere approvata a giugno 2023. Ma come volevasi dimostrare siamo arrivati nel 2024, guarda caso l'anno delle consultazioni per rinnovare il Parlamento Europeo. Siccome siamo cresciuti bene e ci siamo fatti anche gli anticorpi, quì gli asini non volano più come tanti anni fà.
Certo, sul nulla di fatto dopo almeno 224 giorni dall'impegno da parte del governo, ci aspettavamo un minimo di protesta pacifica da parte delle OO.SS.
Ci siamo sbagliati!
Però si è ancora in tempo per incalzare il governo, se si ha voglia ovviamente.
Quindi, basta incontri e avanti tutta con la riforma prima del 9 giugno.
Se ci siete battete un colpo anche voi!
Il resto è solo fuffa e/o chiacchiere di carnevale!
La riforma non era più rinviabile già con il Governo Musumeci, ma prima ancora con Crocetta
"Non c'è più tempo da perdere! Questa riforma va fatta per il bene dei cittadini, prima ancora dei lavoratori. La motivazione che non ci sono mai soldi per fare riforme è vecchia. Riconoscere ai lavoratori quel giusto ruolo che meritano dopo tanti anni di precariato. Fondamentale stabilizzare i lavoratori che da una vita sono in questo comparto e ormai è arrivata l'ora di arrivare solo a due fasce: 151 e tempo indeterminato. Però si deve fare in tempi brevi altrimenti sono tutte parole al vento".
Conclude così il video!
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