Questo per fare un po di chiarezza.
Se vogliamo vedere aumentate le giornate per tutti i contingenti per come hanno sbandierato nel ddl, allora bisogna affidarsi alla speranza. Al momento non c'è niente di niente, c'è solo un'ipotetica bozza, che si spera venga migliorata per tutti.
L'auspicio dei sindacati, ma anche quello dei lavoratori è che tutto l’iter avvenga in tempi brevi per averne i benefici già dal 2024.
Ma prima che tutto questo si avveri e per non rischiare lo stop per la campagna elettorale delle Europee del 9 giugno e forse anche per quelle delle province, bisogna pressare il governo. Per pressare il governo esistono solo alcune misure democratiche e pacifiche: scioperi, sit-in, occupazioni, ecc.
Se c'è questa volontà, la strada potrebbe essere meno tortuosa.
Se passa anche il 2024, cosa anche probabile, senza l'approvazione della riforma, a quel punto incasseremmo un'altra mortificazione ed un'altra presa per fondelli più grande di una casa. Ma questo è uno scenario che al momento non vogliamo prendere in considerazione. Teniamo per buona le indicazioni dell'Assessore, ma anche di qualche parlamentare della maggioranza che si è già espresso sulla tempistica, ha detto che a febbraio la riforma vedrà la luce.
Noi comunque siamo sempre quì...
Bella svolta epocale,questo messaggio è rivolto all'onorevole Auteri ,23gg.a noi 78isti .Enzo Caruso
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