Bocciata una norma sugli incendi, il governo la riproporrà. Opposizioni in guerra
30 Novembre 2023 - di Salvo Cataldo
PALERMO – Finanziaria bloccata all’Ars e maggioranza nel pantano. L’esame della legge di stabilità nelle commissioni di merito si sta trasformando in un calvario tra norme abrogate e sedute rinviate per mancanza del numero legale. Dopo lo stop di Sala d’Ercole al bilancio consolidato 2022, al quale è stata messa una pezza con un tour de force che ha riportato il documento in Aula nel giro di 24 ore, questa volta è la Finanziaria a subire il clima di tensione che regna nelle file della maggioranza e nel quale si stanno incuneando le opposizioni. Pd, M5s e Sud chiama nord stanno mettendo in atto una guerriglia parlamentare fatta di emendamenti e richiami puntigliosi al regolamento: l’effetto è quello di rallentare la marcia del ddl.
Commissioni bloccate sulla Finanziaria
Non si tratta di scivoloni in Aula, come quello sul Consolidato ma di una frenata evidente dei lavori, mentre il governo aveva auspicato l’approvazione del ddl entro il 31 dicembre. In prima commissione, con il voto favorevole del leghista Giuseppe Laccoto, sindaco di Brolo, viene bocciata la riserva del 3% sugli stanziamenti per Comuni, Città metropolitane e Liberi consorzi da destinare ad attività di prevenzione degli incendi. Sulla norma, contenuta nel comma 5 del primo articolo del ddl, arriva un parere negativo in virtù di un emendamento soppressivo delle opposizioni. Al momento della conta il centrodestra ha preferito astenersi e così l’emendamento è passato a danno di uno dei desiderata del governatore Renato Schifani. “L’unica proposta di Schifani sulla tematica incendi viene respinta all’unanimità”, sottolinea il deputato Pd Mario Giambona. “Era una norma inadeguata – aggiunge – che poneva penalità e sanzioni ai Comuni che dovevano gestire enormi attività con minime risorse. Un tentativo di trasferire agli enti locali le responsabilità sulla prevenzione incendi”.
Il governo riproporrà la norma sugli incendi
La norma verrà riproposta dal governo. “È necessaria per sostenere le comunità locali nella difesa del territorio e scongiurare il disastro ambientale a cui abbiamo assistito quest’estate”, ha sottolineato l’assessore alle Autonomie locali Andrea Messina. Tranquillizza tutti, invece, il collega di Giunta Marco Falcone: “L’articolo rimane inalterato poiché le commissioni di merito esprimono solo dei pareri, senza modificare alcunché. Il testo della Finanziaria è stato invece esitato favorevolmente dalla quinta e dalla sesta commissione con l’impegno di tutti i deputati di maggioranza. Così sarà anche la prossima settimana nelle altre commissioni”.
Governo sotto in commissione Salute
Sul campo restano però le difficoltà della maggioranza. Rallentamenti in quinta commissione (Cultura) e nella sesta (Salute), dove i lavori sono stati sospesi per mancanza del numero legale a seguito della verifica chiesta dalle opposizioni. La commissione guidata dal meloniano Fabrizio Ferrara ha poi concluso il suo compito: il fascicolo è stato inviato alla commissione Bilancio. Nell’organismo guidato da Laccoto, invece, il governo è andato sotto su alcuni emendamenti a firma Mpa, partito di maggioranza. Sulle proposte di modifica il governo aveva espresso con parere contrario. Autonomisti e opposizioni hanno raccolto anche il voto di Fratelli d’Italia. In terza e quarta commissione film simile, con rinvii decisi per evitare di andare al voto. In questo quadro si allungano i tempi fissati dalla conferenza dei capigruppo per l’esame della manovra. La tabella fissata prevedeva l’ok delle commissioni di merito entro sabato 2 dicembre, con il responso della commissione Bilancio entro il 12 dello stesso mese.
Sud chiama nord: “Maggioranza senza numeri”
Va all’attacco Sud chiama nord: “La maggioranza ha perso i numeri, non può governare – racconta Ismaele La Vardera in una diretta Facebook -. Nelle commissioni mancano i deputati della maggioranza. È un dato politico eclatante, questo a dimostrazione che la maggioranza non si è ancora messa d’accordo sulla legge che loro stessi hanno proposto. A distanza di un anno è chiaro che questo governo non ha più una visione unitaria”. Il collega di partito Pippo Lombardo rincara la dose: “Questo governo vuole portare a casa soltanto una medaglietta, quella dell’approvazione della legge di stabilità entro il 31 dicembre. Tutto questo – continua il deputato di Sud chiama nord – accelerando inutilmente i tempi e senza preoccuparsi della qualità di questa manovra. Queste prove di forza non servono a nulla, per molti argomenti sono necessari degli approfondimenti seri nelle commissioni”.
De Luca: “Sulla Finanziaria nessuno sconto”
Tra i Cinquestelle parla il capogruppo Antonio De Luca: “Dopo il clamoroso scivolone in aula sul bilancio consolidato, anche dalle commissioni arrivano segnali tutt’altro che incoraggianti per il governo”, afferma. “Sono chiarissime indicazioni di una maggioranza laceratissima che nessuna dichiarazione di facciata potrà mai nascondere – aggiunge -. Dal conto nostro noi non faremo nessuno sconto, il testo non ci piace”. E infine “Non c’è visione né prospettiva, senza un euro per la sanità”.
FI: “Incendi? Solo modifiche tecniche”
Sul fronte della maggioranza parla il capogruppo di Forza Italia Stefano Pellegrino: “La norma per l’attribuzione di compiti di prevenzione degli incendi ai Comuni presentata dal governo è assolutamente valida ed è parte integrante di una indispensabile strategia per la tutela del territorio – dice -. Proprio perché ritenuta valida ed utile, in prima commissione all’Ars è emersa la necessità di una piccola correzione tecnica per renderla da subito efficace e prontamente applicabile, con un testo al quale si giungerà già lunedì in Commissione. Nessuna bocciatura quindi, tantomeno da parte di Forza Italia e della maggioranza”.
Fonte: livesicilia.it
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