Dal sito www.ragusaoggi.it
di Pinella Drago - 04 Set 2023
Se qualche ignoto piromane voleva compiere la sua “bravata”, fra l’altro per anni la stessa per tempi e modalità, ieri pomeriggio ha fallito in pieno. Dopo la zona di via Ponchielli, alla periferia del villaggio Jungi, che oramai è stata interamente bruciata con più e ripetuti incendi, rimanevano intatte quelle del torrente Modica-Scicli nell’area di Fiumelato con le sue sponde torrentizie e della collina Palazzola e Licozia. Sono aree, queste ultime due, canoniche; sono aree che circondano il centro abitato dove da decenni si registrano incendi. E domenica pomeriggio è stato il…turno della zona di Fiumelato, quella a monte della sponda torrentizia che rasenta l’abitato e dove insistono diverse abitazioni ed un edificio scolastico in particolare. Per fortuna l’intervento tempestivo di due squadre della Forestale prima (che hanno poi sorvegliato e monitorato i luoghi fino a sera) e dei vigili del fuoco dopo ha permesso che l’incendio venisse circoscritto in tempo senza che raggiungesse le abitazioni ed il vicino cimitero.
Tempi e modalità alla base di questi episodi incendiari.
Guarda caso gli incendi nella periferia della città di Scicli accadono quasi sempre di domenica, nelle prime ore del pomeriggio ed interessano vaste aree a sterpaglie o a canneti che, dopo essere arsi dalle fiamme ricrescono fresche e rigogliose con tappeti di erba verde e succulenta. Perchè accade ciò? Indagare spetta alle forze preposte a farlo ma troppi dubbi accompagnano questi episodi. La città si interroga, si aspetta che, una volta per tutte, vengano messe le mani sui piromani che non hanno cura del ricco patrimonio ambientale e paesaggistico di cui è ricco il territorio sciclitano e lo “profanano” appiccando il fuoco che in poco tempo distrugge tutto quello che incontra sul suo percorso.
Il corpo Forestale ha una postazione a Mangiagesso da dove vede gran parte del territorio di Modica e di Scicli.
E’ da qui, da questa torretta di avvistamento e di sorveglianza attiva 24 ore su 24, che viene lanciato l’allarme alle squadre di pronto intervento e di emergenza. Fra l’altro la zona è alta e da essa si guarda una vastità di territorio importante, fin quasi alla costa. Che ben vengano questi servizi, rendono un servigio al territorio garantendone la sicurezza e soprattutto sono di beneficio per la vegetazione.
Fonte: www.ragusaoggi.it
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