Dal sito ilsicilia.it
Andrea Maggio -31 Luglio 2023
L’ottimismo non è solo uno stato mentale. A volte è proprio una necessità.
“Sul collegato alla finanziaria possiamo dire di essere riusciti a trovare una sintesi con tutte le forze politiche come non succedeva da doversi anni. Siamo riusciti davvero con un grande sforzo a portare questo importante risultato in un mese e mezzo di lavoro”. Così il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ha esternato sabato pomeriggio, incontrando alcuni imprenditori agricoli a Mazzarrone. Galvagno, che incarna una sintesi ben calibrata di mestiere politico e analisi di prospettiva, sa bene che il momento della coalizione che supporta l’azione di governo di Renato Schifani è molto meno sereno di quanto lo si voglia fare apparire.
L’estate di fuoco, in tutti i sensi, con gli incendi in oltre mezza Sicilia, Fontanarossa ancora ferita aperta, va attraversata anche in termini di comunicazione: “E’ una legge – ha detto riferendosi al collegato-ter- che offre la possibilità di poter dare delle risposte concrete al territorio”.
I rapporti tendenzialmente migliorati tra Schifani e FdI sono un baricentro ineliminabile per il raggruppamento del centrodestra nell’Isola, ma da soli non bastano. Il colpo a sorpresa però è un altro: “proveremo a tenere l’aula aperta il più a lungo possibile. Probabilmente la chiuderemo il 10 di agosto e la riapriremo il 29 agosto, soltanto due settimane per intensificare i lavori che ricominceranno proprio a inizio settembre”. Una ipotesi di lavoro che, se confermata, rappresenterebbe un vero e proprio piccolo record per l’Ars, abituata a fermarsi sotto la canicola estiva anche per 40 giorni.
A quel punto anche un’attività parlamentare meno febbrile, ma comunque presente a Sala d’Ercole sarebbe vista come un passo avanti, anche se non enorme, rispetto al recente passato.
Le ferie corte del parlamento siciliano, tra l’altro, andrebbero poste in relazione al cantiere delle leggi che prevede: una nuova legge sull’Urbanistica voluta da Elena Pagana, il testo sulle ex Province da mandare al voto, l’annunciata riforma dei Consorzi di bonifica e quanto le commissioni manderanno avanti da qui a breve.
Ma andrà veramente così? Tra una tentazione e l’altra, i normalizzatori dell’Ars, ogni gruppo parlamentare ha il suo, proveranno ad addormentare la partita, a fare melina. Tanto più che la tentazione del rimpasto, esorcizzata nelle ultime settimane, potrebbe ritrovarsi, fulmineamente, dietro l’angolo.
A quel punto, per evitare differimenti e mal di pancia da ritorno al lavoro, toccherà a Galvagno, ribadire i buoni propositi e tornare in campo. Prima di subito.
Fonte: ilsicilia.it
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