Dal sito livesicilia.it
Le richieste del Sindacato
18 Agosto 2023
PALERMO – Il sindacato Sadirs chiede alla Regione di “riaprire i termini della presentazione delle domande del concorso per assumere 46 agenti forestali”. Tutto questo “facendo salve le domande già presentate”. Il sindacato cheide anche di “riportare a 6 mesi la durata del servizio di formazione e addestramento”. Le richieste del Sadirs sono contenute in una nota al presidente della Regione, Renato Schifani, al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, a tutti i gruppi parlamentari dell’Ars e anche alla Corte dei conti. Secondo il sindacato il bando è a rischio in un momento in cui invece c’è grande bisogno di potenziare l’organico per contrastare il rischio incendi.
Sadirs: “Concorso partito male”
“Tutto il finanziamento del concorso è partito male – scrive il sindacato dei dipendenti regionali – e ad oggi si sono persi tre anni di tempo, è stato oggetto di ben 4 leggi di modifica, tutte impugnate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e poi, puntualmente, ne è stata dichiarata l’illegittimità dalla Corte Costituzionale con ben due sentenze”.
Le “storture” del concorso
Il Sadirs ricorda addirittura una serie di storture, come il fatto che “la presentazione delle istanze scadeva il 29 gennaio, ben 4 giorni dopo, dalla notifica dell’impugnativa della Presidenza del Consiglio e non come evidenziato nel Piao 2023, il piano delle attività, che in maniera fuorviante avrà potuto condizionare il visto della Corte dei Conti. Ecco qual è il motivo che ha indotto il Sadirs a scrivere al presidente della Regione, perchè tutto questo nel prosieguo delle fasi concorsuali e per eventuali contenziosi potrebbe far annullare tutto il concorso”.
Le modifiche proposte
Inoltre il sindacato chiede di “modificare l’articolato del bando, così come previsto al 5 comma dell’art.15, perchè in nessun concorso per i corpi di polizia a parità di merito tra candidati la preferenza va all’invalido o al mutilato civile o a chi ha figli a carico”. Infine altra criticità: “In Sicilia, il Corpo forestale svolge le stesse funzioni che svolgono i carabinieri forestali con la differenza che lo Stato ha raddoppiato la durata del corso da 6 a 12 mesi, in Sicilia il Governo regionale lo dimezza a 3 mesi. Non si può mandare allo sbaraglio il personale del Corpo Forestale che sarà chiamato a contrastare reati che vanno dalla tutela dell’ambiente, al vincolo idrogeologico, alle frodi agroalimentari, all’antibracconaggio e alla lotta attiva proprio degli incendi boschivi”.
Fonte: livesicilia.it
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