03 luglio 2023

ERICE. ANTINCENDIO E PROTEZIONE CIVILE



Dal sito www.telesudweb.it

02 Luglio 2023
L’approfondimento sulla riunione tenuta nei giorni scorsi al Comune di Erice, su iniziativa del responsabile comunale Peppe Tilotta, dove si è parlato anche dell’impiego di volontari e del limite, previsto in una circolare della Regione, della loro operatività per spegnere il fuoco in caso di intervento autonomo fino all’arrivo dei vigili del fuoco e personale della Forestale.

di Mario Torrente

Quindici metri quadrati di fuoco. È questo il limite a cui dovranno attenersi i volontari di Protezione Civile per lo spegnimento degli incendi in caso di intervento autonomo, e quindi senza vigili del fuoco e personale della Forestale sul posto, così come previsto nella circolare diramata dalla Regione, nota che è stata tra i temi di cui si è parlato nel corso dell’incontro tenuto al Comune di Erice con i deputati regionali Cristina Ciminnisi e Dario Safina. Questo vuol dire che se una squadra di Protezione Civile avvista un rogo e arriva per prima, non potrà fare nulla se l’incendio è di oltre i 15 metri quadrati.

In questo caso i volontari, che hanno fatto i corsi e sono comunque abilitati per questo tipo di attività, piuttosto che iniziare a contrastare l’avanzata delle fiamme, dovranno aspettare l’arrivo dei vigili del fuoco o della Forestale. Dopodichè, sotto il loro coordinamento potranno intervenire. Intanto, però, l’incendio potrebbe continuare ad estendersi. Ed infatti la tempestività dell’intervento può fare la differenza, limitando i danni e permettendo di domare un incendio senza troppi danni.

Il rischio, secondo quanto prospettato nel corso dell’incontro a Rigaletta Milo dallo stesso Tilotta, è che in questo modo si vada a rallentare e limitare l’operatività delle squadre di volontari di Protezione Civile, che tra l’altro in tuto il territorio nazional, dalle Alpi fino a Reggio Calabria, possono intervenire autonomamente, come ovvio nel rispetto dei protocolli e degli aspetti legati alla sicurezza. In tutta Italia è così, tranne che in Sicilia, dove adesso c’è anche il paletto dei 15 metri quadrati per gli interventi in autonomia in mancanza dei vigili del fuoco e Forestali. Questo perchè la Regione non ha recepito la normativa del 2000 in base alla quale l’attività antincendio può essere svolta anche dalle associazioni di volontariato riconosciute ed abilitate. Mancando il quadro normativo di riferimento, la legge 353 del 2000, la Regione Sicilana ha adesso disciplinato l’intervento autonomo delle associazioni di volontariato con la nota di quest’anno sugli standard operativi e formativi.

E come prospettato dal deputato regionale Dario Safina, che ha annunciato la presentazione di una interpellanza sulla questione, l’unico modo per consentire un intervento autonomo adeguato da parte dei volontari di Protezione Civile, “è quello di recepire nella legislazione siciliana – ha rimarcato il parlamentare trapanese – quanto previsto dalla legge nazionale, altrimenti i tavoli tecnici non autorizzeranno mai interventi di maggiore portata rispetto a quelli attualmente prevista”.





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