Il secondo turno delle amministrative siciliane segna la timeline indicata dal presidente Renato Schifani per mettere mano alla squadra di governo.
Dal sito livesicilia.it
di Roberta Fuschi - 04 Giugno 2023
PALERMO – Il secondo turno delle amministrative siciliane segna la timeline, indicata dal presidente della Regione, Renato Schifani, per mettere mano alla squadra di governo. Una dichiarazione di intenti che potrebbe scontrarsi con i progetti dei partiti della maggioranza. Una prima grana riguarda l’affaire Turano.
L’assessore leghista alla Formazione, reo di non avere sostenuto il candidato sindaco della coalizione a Trapani, è finito nel mirino congiunto di Fratelli d’Italia e del presidente della Regione. A fare scudo attorno a lui lo stato maggiore dei salviniani (che in assemblea è a trazione sammartiniana) capeggiato dalla deputata nazionale Valeria Sudano. Più tiepida la reazione della segretaria regionale Annalisa Tardino che però non lesina stoccate ai meloniani. “Sarà fatta una valutazione dal partito siamo dentro un partito con delle regole, ci chiariremo e decideremo cosa fare. Ci tengo a sottolineare che non sarà Fratelli d’Italia a decidere che cosa farà la Lega”, spiega a Live Sicilia.
E i patrioti? A microfoni spenti i massimi vertici del partito confermano quello che in più occasioni ha pubblicamente detto il segretario regionale per la Sicilia Occidentale, Giampiero Cannella, che suona più o meno così “non siamo disponibili a un rimpasto che riguardi i nostri assessori”. Parole che servono a blindare i tre assessori tricolore più a rischio (Elena Pagana, Francesco Scarpinato ed Elvira Amata) e rispondere al vice presidente della Regione Luca Sammartino che in più occasioni aveva detto che potenzialmente si è tutti sottoposti al rimpasto.
Il Risiko per il governatore non sarà una passeggiata: il ritocco alla squadra, se i partiti puntano i piedi, ha davanti a sé una strada più stretta. I cuffariani, da parte loro, attendono Schifani ma non fanno mancare il sostegno ai loro uomini in giunta. “Siamo molto rispettosi del lavoro delle scelte che vorrà fare il presidente Schifani come partito riteniamo che i nostri due assessori Andrea Messina e Nuccia Albano stiano facendo un buon lavoro per cui pensiamo da parte nostra di continuare a dare loro fiducia per rappresentare la Dc dentro il governo”, dice Totò Cuffaro a Live Sicilia.
“Riteniamo come sempre che la coesione e l’unità della coalizione sia un valore quando è unita e coesa non soltanto per affrontare le lezioni, ma anche per continuare un percorso si governo con il presidente della Regione utile a fare crescere la nostra terra e metterla al servizio dei siciliani”, aggiunge il leader della Dc. Poi ci sono gli autonomisti.
“Nessuno ci ha posto la questione del rimpasto e non c’è in programma nessun incontro della coalizione sul tema”, spiega Giuseppe Lombardo a Live Sicilia. In casa azzurra le bocche restano rigorosamente cucite.
Se l’assessore alla Salute, Giovanna Volo, la cui poltrona è stata considerata più volte traballante, è stata messa nelle condizioni di operare con maggiore efficacia con l’innesto di Iacolino come nuovo capo del Dipartimento pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute. Un altro nome finito nel calderone dei rumors relativi a una possibile sostituzione è l’assessore al Bilancio, Marco Falcone.
I rapporti con il presidente sarebbero ai minimi termini, raccontano i bene informati, soprattutto dopo la riunione di giunta nel corso della quale il governo ha approvato (eccezion fatta per Falcone che non ha partecipato al voto) la ridefinizione degli enti camerali. L’ottimo risultato incassato alle amministrative dall’assessore al Bilancio forse potrebbe non bastare per blindarsi e mettersi al riparo. Staremo a vedere.
Fonte: livesicilia.it
Vi dovete tutti vergognare. Siete tutti buoni a nulla per l' ennesima volta mi avete preso in giro per la campagna elettorale Giovanni martorana precario da 32 anni operaio forestale
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