Dal sito www.lasiritide.it
Policoro (MT), 1° giugno 2023 – «Le politiche per prevenire il dissesto idrogeologico sono fondamentali per mitigare i rischi legati agli eventi naturali e garantire la sicurezza delle persone e delle infrastrutture. Tuttavia, senza un approccio integrato di prevenzione, monitoraggio e gestione del territorio e senza il coordinamento e la cooperazione tra istituzioni, comunità scientifica e comunità locali, al rischio idrogeologico dovremo aggiungere anche quello della inefficienza politica di fronte a sfide complesse come il cambiamento climatico». Lo ha detto questa mattina il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo a margine della giornata ecologica promossa dalla Fai Cisl a Policoro denominata «Fai bella l’Italia». I volontari della Fai Cisl, insieme agli alunni della scuola Don Milani, hanno sistemato uno spazio verde dentro la riserva naturale orientata del Bosco Pantano e messo a dimora una ventina di piante autoctone di quercia, ornello e frassino ossifillo. Presente anche il sindaco della cittadina jonica Enrico Bianco.
Per la segretaria nazionale e reggente regionale della Fai Cisl Raffaella Buonaguro e per il sub-reggente Lorenzo Roesel «è importante promuovere la partecipazione attiva delle comunità nella pianificazione e nella gestione del territorio con l’obiettivo di favorire una maggiore consapevolezza e responsabilità condivisa nella prevenzione dei rischi. In tal senso, iniziative come questa di Policoro sono l’occasione per socializzare buoni comportamenti e generare dal basso nuove pratiche sociali improntate alla sostenibilità ambientale e al rispetto del prossimo nella cornice di un nuovo paradigma nel rapporto tra natura ed economia».
Comune è l’idea che «nel contesto della prevenzione del dissesto idrogeologico, il cambiamento climatico rappresenti un fattore determinante poiché è dimostrato che il riscaldamento globale può influire sul regime delle precipitazioni e aumentare l'intensità degli eventi estremi, rendendo ancora più critica la necessità di politiche di prevenzione e adattamento al cambiamento climatico. Investire nella prevenzione, nella pianificazione sostenibile e nel monitoraggio costante del territorio è per la Cisl l’unica via possibile per ridurre i rischi e mitigare gli effetti negativi degli eventi idrogeologici, contribuendo a creare un ambiente più resiliente e sicuro per tutti. In tale direzione, va rivalutato il ruolo fondamentale svolto dagli operatori del settore idraulico-forestali nella gestione e nella tutela di un territorio fragile come quello lucano».
Per la segretaria nazionale e reggente regionale della Fai Cisl Raffaella Buonaguro e per il sub-reggente Lorenzo Roesel «è importante promuovere la partecipazione attiva delle comunità nella pianificazione e nella gestione del territorio con l’obiettivo di favorire una maggiore consapevolezza e responsabilità condivisa nella prevenzione dei rischi. In tal senso, iniziative come questa di Policoro sono l’occasione per socializzare buoni comportamenti e generare dal basso nuove pratiche sociali improntate alla sostenibilità ambientale e al rispetto del prossimo nella cornice di un nuovo paradigma nel rapporto tra natura ed economia».
Comune è l’idea che «nel contesto della prevenzione del dissesto idrogeologico, il cambiamento climatico rappresenti un fattore determinante poiché è dimostrato che il riscaldamento globale può influire sul regime delle precipitazioni e aumentare l'intensità degli eventi estremi, rendendo ancora più critica la necessità di politiche di prevenzione e adattamento al cambiamento climatico. Investire nella prevenzione, nella pianificazione sostenibile e nel monitoraggio costante del territorio è per la Cisl l’unica via possibile per ridurre i rischi e mitigare gli effetti negativi degli eventi idrogeologici, contribuendo a creare un ambiente più resiliente e sicuro per tutti. In tale direzione, va rivalutato il ruolo fondamentale svolto dagli operatori del settore idraulico-forestali nella gestione e nella tutela di un territorio fragile come quello lucano».
Fonte: www.lasiritide.it
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