Roma 17 maggio 2023 - Lo stato deve imparare a spendere i soldi per realizzare opere di prevenzione e quindi, la manutenzione del territorio, l' assestamento e il consolidamento idrogeologico del territorio, la sistemazione degli argini dei fiumi e dei torrenti e loro pulizia, la piantumazione, la pulizia delle catoie e dei tombini, ecc, e' " pressapochismo" che si continuino a mettere in campo opere di emergenza al verificarsi di eventi climatologici estremi e disastrosi. Lo ha dichiarato Maurizio Grosso Segretario Generale SiFUS CONFALI che ha aggiunto: questa tipologia di interventi post disastri, costano un botto e non riescono e non risolvono nulla. Attraverso la manutenzione preventiva del territorio - ha continuato Grosso - i disastri possono essere ridotti (la sistemazione degli argini e la pulizia dei letti dei fiumi evitano gli effetti bomba e quindi esondazioni ed inondazioni) al minimo se non addirittura evitati. Per queste ragioni - ha continuato Grosso - respingiamo le recenti prese di posizione del Ministro alla Protezione Civile, on. Nello Musumeci nella misura in cui in Emilia Romagna ha sostenuto che le popolazioni devono imparare a convivere con i cambiamenti climatici. Per mettere in sicurezza il territorio - ha concluso Grosso - si puo' iniziare con l"utilizzo a tempo indeterminato delle professionalità e delle esperienze provenienti da tutti gli operai forestali, dei consorzi di bonifica, dell'esa, dei saap in forza delle regioni.
L'addetto stampa sifus confali
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