19 aprile 2023

L'AVVOCATO FASANO: FORESTALI SICILIANI, ECCO COME RECUPERARE FINO A 70.000,00 EURO DI RISARCIMENTO






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dell'Avvocato Angela Fasano

Palermo, 18 aprile, 2023

FORESTALI SICILIANI: ECCO COME RECUPERARE FINO A 70.000,00 EURO DI RISARCIMENTO.
Gentile operaio forestale a tempo determinato, dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2014 (C- 22/13, C-61/13, C-62/13, C-63/13, C-418/13) 1 , che ha sanzionato l’Italia per il continuo reitero dei contratti a tempo determinato dei dipendenti pubblici, è stato sancito a livello europeo il diritto del dipendente pubblico al risarcimento del danno per violazione di una norma comunitaria che proibisce l’abuso del contratto a tempo determinato.
Il Parlamento Europeo, grazie alla petizione avviata dal nostro studio legale, nella seduta pubblica PETI del mese di gennaio 2023 (25 gennaio 2023), ha storicamente dichiarato – procedura di infrazione- 0171/2018- che ai forestali siciliani spetta il risarcimento del danno comunitario e che gli stessi hanno diritto alla stabilizzazione, sollecitando la Commissione Europea a adottare gli opportuni adempimenti sul punto nei confronti della Regione.
Il Parlamento europeo ha anche dichiarato che i lavoratori forestali siciliani non sono lavoratori stagionali e che, in ogni caso, la nozione di stagionalità, così come stabilito dalla Corte di Giustizia sul punto, non limita il diritto al risarcimento.
Onde evitare la speculazione dei ricorsi giudiziari per il risarcimento del danno, lo Stato italiano ha emanato varie norme per stabilizzare i precari, da ultimo il d.lgs. c.d. Madia.
Cionondimeno, sono ancora numerosi gli ambiti della dipendenza pubblica colpiti dal precariato, e non ancora soggetti a legge di stabilizzazione.
Si veda, ad esempio:
• Operai forestali a tempo determinato della Regione siciliana; •Ricercatori presso Università ed enti pubblici di ricerca; • Personale del MIUR ATA e Docente; • Personale sanitario; • Personale amministrativo presso le ex Province; • Personale LSU.

La invitiamo pertanto a verificare se Lei è stato inserito nel piano di stabilizzazione, onde accertarsi se ha diritto ad un risarcimento o meno. La verifica si effettua leggendo il documento con cui Ella firma la disponibilità al lavoro presso il suo CPI di competenza. Se nel documento non c’è alcun riferimento ad una legge di stabilizzazione, allora Lei non è stato inserito in alcun programma di stabilizzazione ed è ancora precario, ciò in violazione delle norme europee. Pertanto, alla luce della sentenza della Corte di Giustizia Europea, e della nota sentenza della Corte costituzionale 187/2016, Lei ha diritto al risarcimento del danno. Il risarcimento può consistere nel pagamento da 2,5 fino a 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, così come stabilito da ultimo dalla Corte di Appello di Venezia.
Ma vi è di più. Lei ha anche diritto al riconoscimento delle differenze retributive maturate in seguito agli scatti di anzianità, in quanto secondo la nostra giurisprudenza di merito i precari svolgono le medesime funzioni dei lavoratori a tempo indeterminato, per cui il loro contratto deve essere parificato a quello dei dipendenti strutturati, con ciò dovendosi riconoscere tutti i benefici retributivi previsti dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro. Il nostro studio, in tal senso, negli ultimi mesi ha ottenuto numerose pronunzie favorevoli (Tribunale di Palermo, Tribunale di Termini Imerese, Tribunale di Marsala, Tribunale di Catania, Tribunale di Agrigento, Tribunale di Patti), con conseguente condanna per la Regione siciliana, al pagamento delle differenze retributive, indennità di anzianità, relative agli ultimi cinque anni del rapporto di lavoro.
Ancora, se Lei ha svolto servizio militare, si apre la via del ricorso per il riconoscimento del servizio militare di leva, al fine della ricostruzione dello stato di servizio. Secondo l’art. 2052 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 il dipendente pubblico ha diritto al beneficio economico ivi previsto, e può pertanto ottenere le differenze stipendiali secondo il suo stato di servizio.
Il ricorso, computando le tre domande sopra rassegnate (danno comunitario, indennità di anzianità, servizio militare, con applicazione del risarcimento del danno per perdita di chance professionale) da proporsi innanzi il Tribunale Ordinario del luogo in cui svolge servizio, in funzione di Giudice del lavoro, può valere fino a 70 mila euro.

Alla luce di quanto sin qui detto, lei ha diritto a 5 tutele, da esperirsi tutte innanzi il Giudice del Lavoro con un unico ricorso, e sono, riepilogando:

1. Risarcimento del danno per reiterazione del contratto a tempo determinato; 2. Riconoscimento delle differenze retributive, secondo gli scatti di anzianità;
3. Riconoscimento del beneficio economico, a seguito di servizio militare di leva; 4. Risarcimento del danno per perdita di chance professionale.
5. Rimborso chilometraggio.


DOCUMENTI NECESSARI:

1. Certificato di servizio storico in carta semplice.
2. Estratto contributivo INPS.
3. Ultime 24 buste paga.
4. Ultimi 5 CUD aziendali.
5. SAP (Scheda Anagrafico Professionale).
6. Unilav.
7. Copia documento identità e codice fiscale.
8. Copia foglio attestato servizio civile o foglio di congedo illimitato (solo per chi ha svolto servizio civile
o militare).
Il nostro studio rimane a Sua disposizione per ogni utile chiarimento.
Distinti saluti
Avv. Angela Maria Fasano, avv. Stefania Fasano, avv. Floriana Giocondo



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