Questa genialità sta togliendo di fatto risorse ai lavoratori storici ed ha creato un brutto precedente. Il primo anno con circa 600 nuovi precari a 78 giorni, c'è un costo totale vicino ai 4,5 milioni di euro. Però prima o poi, probabilmente dal prossimo anno, parecchi lavoratori transiteranno a 101 giornate.
E se poi c'è qualche altra imboscata, a noi chi ce lo viene a dire in tempo?
Nessuno, perchè lo sbandieriamo ai quattro venti.
Ma a chi è venuta l'idea, che per sconfiggere il precariato bisognava assumere nuovi precari prima della riforma?
Non siamo economisti, ma con questi 4,5 milioni in più che si sono trovati, più altri 4/5 milioni di risparmi derivanti da operai che vanno in pensione, arriviamo a 10 milioni. E dritti dritti, a poco a poco, si poteva e si può intraprendere un percorso di stabilizzazione facendo diventare strutturali queste risorse.
Invece no, perché il precariato deve rimanere eterno e guai a chi lo tocca.
Perchè si sono affidati agli scienziati per mettere scompiglio ancora una volta all'interno del comparto?
Come lo dobbiamo far capire che vogliamo cambiare questo sistema?
Da ignoranti abbiamo dimostrato che senza ulteriori esborsi per la casse regionali, si può e si poteva iniziare un percorso di stabilizzazione. Invece l'Ars, non avendo avuto ostacoli, ha preferito creare altre centinaia di nuovi precari. Evviva il precariato!
Ma per quale interesse?
Ma per caso il precariato si sconfigge creando nuovi precari?
Ce la prendiamo in primis con tutti quelli che hanno votato questa gran "minchiata" nella precedente legislatura. Anche con la Lega di Salvini, lui in televisione diceva che i forestali in Sicilia sono troppi e lasciava quelli che servivano. Caro Matteo Salvini, dove eri imboscato quando i tuoi fedelissimi hanno votato questa norma? Fattelo spiegare e poi lo vai a dire a Giletti, te ne saremo grati.
E poi ce la prendiamo con tutti quelli che hanno presentato questo emendamento, che probabilmente possono essere anche esterni, non abbiamo prove sufficienti per dare un tapiro d'oro all'autore, ci vorrebbe "Striscia la notizia". Possono essere lavoratori, amici di politici, e perchè no, anche sindacalisti. Di sigle, compresi associazioni, se ne contano una decina. Non escludiamo nessuno, però prima o poi la verità viene sempre a galla.
Non siamo contro i nuovi precari (qualcuno anche in prossimità della pensione) che hanno avuto dei precedenti lavorativi, ma che per un motivo o per altro avevano deciso di lasciare la forestale. E non siamo nemmeno contro i nuovi ingressi di giovani previsti nella riforma di tutte le OO.SS.. Che ben vengano!
Però c'è un però, per prima bisogna pensare a quelli che sono nelle graduatorie da almeno 30/35 anni, proprio come previsto nelle bozze e/o proposte sindacali.
Dopo anni di bla, bla, bla, non è cambiato proprio nulla. La battuta di "Cetto la Qualunque" ci sta proprio tutta.
A tutti i Sindacati che nei prossimi giorni apriranno l'ennesimo tavolo con il governo regionale, impegnatevi con tutte le vostre forze e strategie per far congelare momentaneamente le nuove assunzioni di precari. Rimandate tutto alla prossima riforma.
La settimana scorsa avevamo scritto che aspettiamo le graduatorie della provincia di Catania per poi scrivere per l'ultima volta al Presidente della regione, Renato Schifani. Ma pensiamo di non fermarci quì perchè abbiamo avuto un'altra idea (speriamo che anche questa sia brillante), che probabilmente è quella definitiva e che farà molto, molto, ma molto discutere.
Ebbene, la brillante idea la giriamo a chi di competenza, non la portiamo più avanti perchè abbiamo avuto un flash. Se vi ricordate a tal proposito avevamo lanciato una petizione. Questa petizione purtroppo aveva ottenuto solamente 224 sostenitori. Pochi per far rumore.
Quale poteva essere la brillante idea?
L'occhio attento della Corte dei Conti!
IL PESO DEGLI OPERAI FORESTALI
A definire l’entità degli operai forestali sul bilancio regionale è stata la Corte dei Conti nella sintesi della Relazione sul rendiconto della Regione siciliana per l’esercizio 2018. E, così come denunciato nelle precedenti relazioni, di fatto il settore “sia per quanto concerne le attività antincendio che quelle della forestazione, non ha ancora trovato un definitivo assestamento, conseguibile solo attraverso una riforma organica”. Riforma che, nonostante gli annunci dei Governi regionali che si sono susseguiti, è ferma al palo.
Cosa ne penserebbe con circa 600 nuovi precari in più?
Era proprio necessario prima della riforma?
E perchè non si è avviato un percorso di stabilizzazione?
Chiunque può scrivere alla Corte dei Conti per evidenziare questa magnifica norma prima della riforma. Meno parole, più fatti e dritti dritti si arriva alla soluzione. Ovviamente se si vuole la soluzione!
Se quest'anno 2023 , non sarà varata una riforma con almeno un minimo di 151 giornate, personalmente penso che , senza offesa per nessuno , continuare ad essere iscritti a un qualsiasi sindacato non avrà più senso e neanche un motivo. Nessuno me ne voglia, non è un insulto e neanche una provocazione.
RispondiEliminaCondivido pienamente.Attilio Vullo
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EliminaGiuseppe, i commenti devono contenere sia il Nome che il Cognome o come nickname, oppure alla fine del commento.
EliminaCaro collega hai perfettamente ragione.il problema e' che tutti i sindacati da 30 anni hanno intrapeso la via della "concertazione" in parole povere si mettono d accordo con il governo.il vero sindacato e' quello FRANCESE. FRANCO PUGLISI
RispondiEliminaScusatemi signori sindacati i politici che ne sanno di tutto quello che gira alla forestale ,siete voi stessi a delucidare le problematiche ai politici.quindi sindacati più politici hanno fatto la legge di merda.
RispondiEliminaÈ stucchevole e patetico quanto sia facile attribuire colpe a destra e a manca senza mai colpevolizzare chi più di tutti è colpevole del proprio destino; i lavoratori.
RispondiEliminaDove sono i lavoratori quando sono chiamati a rivendicare i propri diritti? Certo, non voglio asserire che la non presenza nelle manifestazioni della gran parte del lavoratori sia il motivo della stagnazione della questione forestale, l'argomento e assai più spinoso e complesso di quanto certi assidui commentatori possano capire, ma la riflessione diventa d'obbligo, anche guardando cosa sanno fare i francesi per difendere i loro diritti..........ma noi siamo siciliani, e mi viene da dire anche forestali. Ma andiamo alla riflessione.
Come mai, anche quando non si richiede la presenza negli scioperi, ma soltanto una sottoscrizione online di una petizione i lavoratori sono latitanti? Vi sembra normale che su 15.000 lavoratori solo poco più di 200 riescono a firmare una petizione?
La verità è che il peggior nemico dei forestali è il forestale stesso. Saluti Giuseppe Candela