“Siamo sempre in attesa di riforma e certezze per i forestali. Non accetteremo mai che migliaia di loro restino precari a vita. Per questo, siamo già pronti a depositare un primo gruppo di 1.446 ricorsi con cui chiediamo la condanna della Regione al pagamento di anzianità e al risarcimento danni in favore di lavoratori che chiedono solo il diritto di avere diritti”. Lo affermano i dirigenti della Uila Sicilia, riuniti ieri in Esecutivo a Pergusa dal segretario generale Nino Marino.
Da 36 anni precari
L’azione collettiva dinanzi ai giudici del lavoro è stata affidata dall’organizzazione sindacale all’avvocatessa Mariangela Acquisto, che spiega: “Il personale storico del settore Forestale, tra loro anche stagionali con ben 36 anni di precarietà, sono impiegati per 78, 101 o 151 giornate e rivendicano il riconoscimento dell’indennità professionale di anzianità, finora negata”. “Sono circa 20 mila – aggiunge – i lavoratori a tempo determinato cui è stata misconosciuta questa indennità di servizio. La Regione, così, ha fra l’altro violato la Direttiva Comunitaria, oltre alla normativa nazionale che ha stabilito il principio di non discriminazione dei lavoratori a tempo determinato rispetto a quelli a tempo indeterminato. Ecco perché sosterremo l’illegittimità della mancata corresponsione dell’indennità professionale, ma non solo. Oggetto della nostra richiesta sarà anche il riconoscimento del risarcimento danno per l’illegittimo prolungarsi del rapporto a termine”. Nella sua relazione all’Esecutivo, il segretario regionale Uila Nino Marino ha parlato della “doverosa assistenza legale che abbiamo gratuitamente messo a disposizione degli stagionali nostri iscritti della Forestale”.
L'appello a Sammartino
Ha quindi lanciato un appello all’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino: “Abbiamo apprezzato tra i suoi primi atti l’adeguamento delle paghe dei forestali siciliani al nuovo contratto nazionale, adesso ci aspettiamo che decolli il confronto sulla nuova legge di riorganizzazione del settore. L’assessore Sammartino si era impegnato a partire in gennaio, adesso confidiamo che non vi siano ulteriori remore”. Presenti i segretari di Uila Pesca e Filbi-Uila, Nino Pensabene ed Enzo Savarino, Nino Marino ha anche denunciato la condizione di “migliaia di operai agricoli in Sicilia per i quali è un miraggio la legalità contrattuale”. Ha, poi, precisato: “Non è solo questione di minimo salariale, che evidentemente non basta. I contratti garantiscono standard di sicurezza e qualità, cioè la dignità del lavoro”. Per il segretario generale, fondamentale esaltare il ruolo degli enti bilaterali formati da esponenti dei sindacati di categoria e associazioni imprenditoriali: “Le aziende agricole vengano certificate da questi organismi, se vogliono accedere alla Rete di Qualità”.
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Fonte: enna.gds.it
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