Dal sito livesicilia.it
di Roberta Fuschi
PALERMO – Il governo al banco di prova della manovra: a sala d’Ercole inizia la lunga maratona. Il primo giro di valzer è atteso per questa mattina quando in aula si apriranno le danze con la discussione generale del testo della prima finanziaria targata Schifani. La mano tesa dal governo alle opposizioni, in sede di commissione Bilancio, che ha dato il via libera a una grandinata di emendamenti basterà al centrodestra per blindarsi e mettersi al riparo dalle insidie del voto segreto? Lo scopriremo solo vivendo. A Palazzo nel frattempo si mormora che il via libera alla manovra potrebbe arrivare giovedì notte.
La maggioranza vuole chiudere in fretta
Di certo c’è che l’esecutivo è intenzionato a portare a casa il risultato in tempi celeri. Come ha detto fino a ieri lo stesso presidente Renato Schifani. “Per la prima volta, dopo tanti anni, avremo una Finanziaria approvata entro il 10 Febbraio e questo ci consentirà di essere operativi da un punto di vista finanziario per la risoluzione dei problemi”. Dello stesso avviso il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Stefano Pellegrino. “Siamo certi che il proficuo lavoro preparatorio svolto dal Governo regionale con l’assessore Falcone e, successivamente, dalla commissione bilancio porterà ad una approvazione rapida dei documenti di programmazione finanziaria, che sono strumenti indispensabili per il funzionamento della macchina amministrativa”, dice a Live Sicilia. “Confidiamo nella sensibilità di tutti i gruppi politici, anche di opposizione, perché sia rispettato il calendario concordato nei giorni scorsi”, aggiunge Pellegrino. Ma le opposizioni, al netto del clima di collaborazione che ha consentito di ampliare un testo che da 17 è passato a 118 articoli, assicurano la volontà di non fare sconti in aula.
Le opposizioni: “Manca una visione”
“La pioggia di emendamenti provenuti da maggioranza e opposizione dimostra in maniera inequivocabile che il testo partorito dal governo Schifani non aveva alcun tipo di visione e progetto di sviluppo per la nostra regione”, ruggisce Antonio De Luca, capogruppo del Movimento Cinquestelle all’Ars ai microfoni di Live Sicilia. “Adesso in aula ci batteremo in aula per fare approvare gli emendamenti che abbiamo proposto e che trasferiscono maggiori risorse ai comuni, ai lavoratori Asu e ai settori di sport, cultura e ambiente”, aggiunge il pentastellato. Gli fa eco il capogruppo del Pd, Michele Catanzaro. “Questa finanziaria è priva di idee e di visione, in continuità con il governo di Musumeci questo governo non si occupa delle riforme che servono alla Sicilia, dai forestali ai consorzi di bonifica, riforme che il Pd sarebbe pronto a sostenere nell’interesse dei cittadini”, spiega a Live Sicilia. E rivendica alcuni emendamenti al testo base. “Abbiamo dato un contributo alla manovra attraverso norme di ampio respiro, penso all’istituzione del fondo delle famiglie da 5 milioni di euro, alle risorse per gli enti locali, quelli contro il dissesto idrogeologico, i fondi per il trasporto scolastico e le agevolazioni per le ristrutturazioni nei centri storici ma è ovvio che Pd trova questa manovra insufficiente su vari temi come il caro voli e il diritto allo studio: avevamo avanzato delle proposte ma sono rimaste inascoltate”, argomenta Catanzaro. Al netto dei proclami non resta che vedere che cosa accadrà in aula.
07 Febbraio 2023
Fonte: livesicilia.it
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