20 gennaio 2023

FORESTALI MADONITI, DUE SENTENZE DEL 18 GENNAIO 2023 DEL TRIBUNALE DI TERMINI IMERESE, CHE HA ACCOLTO IL RICORSO PRESENTATO DALLO STUDIO LEGALE FASANO DI PALERMO ED HA CONDANNATO LA REGIONE SICILIANA AL VERSAMENTO DELLE DIFFERENZE RETRIBUTIVE INERENTI ALL’ANZIANITÀ DI SERVIZIO. UN PICCOLO PASSO VERSO L’ANELATA STABILIZZAZIONE CHE SARÀ DISCUSSA IL 25 GENNAIO A BRUXELLES



19 Gennaio 2023
Forestali madoniti. Diverse vittorie in sede legale dello Studio Fasano

Con due sentenze di accoglimento del 18 gennaio 2023, il Tribunale di Termini Imerese, ha accolto il ricorso presentato dallo studio legale Fasano di Palermo, esperto in diritto del precariato, ed ha condannato la Regione siciliana al versamento delle differenze retributive inerenti all’anzianità di servizio al pari dei rapporti a tempo indeterminato.

I ricorrenti vittoriosi sono due forestali delle Madonie, lavoratori a tempo determinato LTD, che hanno ottenuto il diritto alla valutazione economica del servizio, al pari dei colleghi a tempo indeterminato.

Un successo giudiziario senza precedenti che sta vedendo fioccare condanne presso tutti i Tribunali della Regione, sempre su ricorsi patrocinati dallo studio legale Fasano, e che costerà caro, carissimo, in termini di pecunie alla Regione.

Immaginate il numero dei forestali a tempo determinato, circa 18.000, e moltiplicatelo per 3.500,00 euro, cifre riconosciute, oltre il diritto all’adeguamento contrattuale per l’avvenire, in busta paga.

Si tratta di un giudizio che affonda le radici nella petizione al Parlamento europeo avviata dallo studio Legale Fasano e che grazie alla dicitura comunitaria che ha eliminato la nozione di “stagionali” ha permesso di definire il lavoro dei forestali, operai a tempo determinato, come lavoro a termine.

I forestali siciliani, quindi, per il Parlamento europeo non sono stagionali ed hanno diritto ad un trattamento che non determini “discriminazione comunitaria” ossequio alla clausola 4, punto 1, dell’accordo quadro dispone quanto segue: << Per quanto riguarda le condizioni di impiego, i lavoratori a tempo determinato non possono essere trattati in modo meno favorevole dei lavoratori a tempo indeterminato.

Un piccolo passo, verso l’anelata stabilizzazione, che sarà discussa il 25 gennaio a Bruxelles dinanzi al Parlamento europeo proprio dallo studio legale Fasano invitato d’eccezione da parte del Presidente della Commissione PETI.

Un passo a dir poco storico per la categoria che non è mai stato rappresentato presso le istituzioni comunitarie e che oggi, finalmente, ha ritrovato degno ristoro della propria dignità, purtroppo, calpestata, per troppi anni, trent’anni, da un precariato ingiusto, illegittimo e privo di ragioni oggettive.




6 commenti:

  1. Sono felice di questa ulteriore vittoria nei vari tribunali siciliani per il riconoscimento degli arretrati contrattuali, ma chiedo al Vs.blog
    perché al tribunale di Trapani si è persa la causa per lo stesso motivo e con lo studio Fasano.
    Cosa possiamo fare noi forestali di Trapani per vincere e godere anche noi del risultato positivo. Paolo Sciacca

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    1. Sono problematiche squisitamente legali. C'è un antico detto ricco di grande saggezza: “Ogni testa è tribunale”

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    2. Perché non chiedere allo studio Fasano come mai non si pubblicizza la sentenza persa a Trapani visto che sono così bravi a pubblicizzare quelle vinte? La verità è che ce ne sono diverse perse per gli scatti di anzianità nel territorio regionale, e con i lavoratori condannati pure a pagare, ma nessuno ne parla per motivi facilmente intuibile. Di fronte a sentenze vinte e perse per la stessa causa, il buon senso dice che è meglio aspettare la Cassazione, che è il grado di giudizio che fa giurisprudenza. Saluti Giuseppe Candela

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  2. Dato che trattandosi di ricorsi uguali avanzati dallo stesso studio legale in tribunali diversi che sentenziano
    Ma in in modo non univoco, e che inoltre questa incongruenza non è stata mai evidenziata, be' in effetti il dubbio nasce spontaneo
    Quindi concordo pienamente con quanto asserito da Giuseppe e cioè che, prima di intraprendere ulteriori azioni legali con la regione, bisognerebbe attendere un pronunciamento della cassazione che potrebbe in caso di dubbi, aggiungo io, rimandare alla corte costituzionale
    Ma in fin dei conti quanto espresso sopra può essere considerato un problema di modesta entità risolvibile con il pagamento delle spese processuali delle parti perdenti, ciò su cui invece bisogna soffermarsi e discutere è "il piccolo passo verso l' anelata stabilizzazione "che sarà discussa il25/01/2023 a Bruxelles dove lo studio Fasano avrà molto probabilmente riscontro favorevole dopo di ché non riesco ad immaginare che scenari possono aprirsi
    Forse ci sarà un' ulteriore diffida e messa in mora allo stato italiano o alla regione siciliana,? inizieranno un 'infinità di beghe legali con la regione con l'Avvocatura di stato ? chissa'...
    Nonostante che io sia per convenienza pro stabilizzazione purtroppo penso che tale processo mal si concilia col periodo di feroce recessione economica che stiamo attraversando, in quanto non vedo dove si possano reperire le risorse necessarie per finanziare l'operazione e inoltre insistere, senza tenere conto del contesto in cui stiamo vivendo, a volte può risultare deleterio.
    Naturalmente qualcuno dirà che le coperture ci sono perché non mancano le sedi dove reperirle e allora però non colgo ,ad esempio, il motivo per il quale la regione siciliana non ha ancora recepito la parte economica del ccnl del 01/12/2021 e al riguardo ho il timore che tra proclami e chiacchiere senza alcuna delibera, percepiremo il conguaglio relativo chissà quando.
    Scusandomi del mio tedioso eloquire faccio presente che io non faccio parte di alcuna sigla sindacale, perciò la mia è una personalissima considerazione. Un saluto
    Ferrante michele

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