02 dicembre 2022

MONREALE COME ISCHIA? A POGGIO SAN FRANCESCO RESIDENTI IN ALLARME: “RISCHIO CONCRETO DI FRANE”. SUCCESSIVAMENTE GLI OPERAI FORESTALI HANNO QUOTIDIANAMENTE LAVORATO PER IL TAGLIO DI MOLTISSIMI ALBERI. OPERAZIONI CONTINUATE DI RECENTE E NON ANCORA ULTIMATE. MA ADESSO I RESIDENTI HANNO PAURA, ANCHE ALLA LUCE DI QUANTO È AVVENUTO AD ISCHIA, E HANNO LANCIATO L’ALLARME ALLE ISTITUZIONI


Dal sito filodirettomonreale.it

Abitazioni sotto l’area devastata dagli incendi estivi, “Con le piogge rischio di frane di fango sulle nostre teste”

scritto da Luigi Gullo il 30 Nov 2022
MONREALE – Con una pec indirizzata al comune di Monreale e alla Protezione civile della regione siciliana una decina di residenti di Monreale, abitanti nella contrada di Poggio San Francesco, hanno lanciato un allarme. La paura è che sopra le loro teste possano cadere migliaia di metri cubi di terra e di fango, trascinati giù dalle piogge.

L’incendio avvenuto a luglio 2021, partito da Piana degli Albanesi e propagatosi nella mattinata sulla Pizzuta, aveva raggiunto le aree sottostanti la Riserva Boschiva di Poggio San Francesco procurando enormi danni alla vegetazione e ad alcune abitazioni.

Quest’anno, ad agosto, un altro incendio di enormi dimensioni, sprigionatosi intorno a Portella della Paglia, aveva raggiunto altre abitazioni. Una volta spente le fiamme lo spettacolo che si è presentato è stato desolante, grandissima parte degli alberi di grande fusto sono stati completamente o in gran parte bruciati.

Successivamente gli operai forestali hanno quotidianamente lavorato per il taglio di moltissimi alberi nella zona antistante l’area ex Cava. Hanno poi portato via la legna tagliata e bruciato poi gli arbusti. Operazioni continuate di recente e non ancora ultimate.

Ma adesso i residenti hanno paura, anche alla luce di quanto è avvenuto ad Ischia, e hanno lanciato l’allarme alle istituzioni. Nell’area sottostante il bosco devastato vi sono numerose abitazioni, alcune edificate in zone scoscese, che, vista l’assenza ormai di robusta vegetazione, potrebbero essere soggette a frane.

Badagliacca Antonino, Francesco Macchiarella, Camarda Caterina, Di Paola Dott. Pierfabio, Siddiolo Cristina, Bega Valerio, Guarneri Maria Grazia, Di Carlo Paolo, Geraci Gianni, Mazzola Adelaide, Cottone Leonardo hanno scritto al comune e alla protezione civile regionale per chiedere quali interventi siano stati programmati per mettere l’area in sicurezza, e hanno preannunciato che, in caso di assenza di risposte celeri e concrete da parte delle istituzioni, non attenderanno oltre e si rivolgeranno a professionisti esperti del settore per avere ragguagli tecnici sui rimedi da adottare. 

“Perché questo è il momento degli interventi immediati – spiegano -, ci sarà poi il tempo, in caso di inadempienze, di valutare eventuali responsabilità”.




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