09 dicembre 2022

INCENDI ESTIVI: A FUOCO 55 MILA ETTARI, IN FUMO 22 MILIONI DI EURO


Dal sito focusicilia.it

Agostino Laudani 9 Dicembre 2022

Tra il primo giugno e il 15 ottobre in fiamme una superficie paragonabile all'intero territorio del Parco dell'Etna, con 842 interventi di elicotteri (3.600 euro l'ora) e 567 canadair (4.500 euro l'ora). I numeri forniti dal Corpo forestale della Regione Siciliana

Tra danni ambientali stimati e costi di estinzione accertati, la scorsa estate la campagna antincendio boschivo è costata 22 milioni di euro, di cui oltre cinque milioni e mezzo solo per gli interventi aerei. Tra il primo giugno e il 15 ottobre 2022 sono andati in fumo 56 mila ettari di terreni di cui oltre ottomila di boschi, una superficie paragonabile all’intero territorio comunale di Noto – 55 mila ettari – o del Parco dell’Etna, 58 mila ettari. Diecimila gli incendi censiti, di cui circa 1.700 classificabili come ‘boschivi’, 842 interventi di elicotteri (ogni ora costa mediamente 3.600 euro) e canadair che si sono alzati in volo 567 volte, con un costo orario medio di 4.500 euro. Sono i numeri più eclatanti forniti dal Corpo forestale della Regione Siciliana, che ha operato anche quest’anno al limite delle risorse umane (350 uomini in divisa, mentre l’organico ne richiederebbe 1.500) e con seimila operai forestali antincendio stagionali – che fanno capo all’Ispettorato delle foreste – coinvolti durante la stagione estiva.

Incendi e interventi velivoli in Sicilia nel periodo 1/6/2022 – 15/10/2022. Fonte: Corpo forestale Regione Siciliana

Come funziona il servizio antincendio regionale

Il Corpo forestale regionale, diretto da Giovanni Salerno, ha anche la mission dell’antincendio boschivo e opera con un comando centrale a Palermo, nove servizi provinciali legati agli Ispettorati ripartimentali delle Foreste e 81 distaccamenti forestali. A guidare procedure e dotazioni di uomini e mezzi è il Piano regionale antincendio boschivo e i nove piani provinciali, di validità triennale. Al momento è in fase di emanazione il Piano 2022/2024. “La sala operativa regionale – spiega il tecnico esperto Rosario Tornatore – coordina tutte le attività di ricognizione, sorveglianza, estinzione e bonifica degli incendi, degli interventi aerei, delle telecomunicazioni, delle attività del numero di emergenza ambientale 1515 e delle attività di contatto con gli enti preposti alla gestione delle emergenze, sia in ambito regionale che nazionale. Il coordinamento degli interventi aerei avviene tramite la figura del Dos (Direttore operazioni di spegnimento) e lo schieramento antincendio è formato da 200 torrette di avvistamento, 250 gruppi antincendio formati da squadre di operai forestali più autobotte e modulo antincendio, 320 punti d’acqua per l’attingimento, 13 basi elicotteri, dieci elicotteri della flotta regionale e dieci velivoli della flotta nazionale”.

Come si calcola il costo degli incendi

Per capire qual è l’impatto economico-finanziario di una stagione di incendi il Corpo forestale tiene conto di due voci di spesa, il costo di estinzione e il danno ambientale. Il primo, teorizzato dal metodo di “Valutazione dei danni da incendi boschivi” dell’Accademia italiana di Scienze forestali, viene calcolato con algoritmi dal Sistema informativo forestale e tiene conto dell’intervento del personale, dei mezzi aerei e degli automezzi. Il danno ambientale si basa sui valori agricoli medi (Vam) già pubblicati nella Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana per tutti i Comuni del territorio. Costo di estinzione e danno ambientale vengono calcolati nella fase di verifica post evento, esclusivamente per gli incendi boschivi ed in aree forestali. Le varie categorie di incendi – incendio boschivo, incendio di vegetazione, incendio di interfaccia urbano-rurale, abbruciamento di residui vegetali – vengono dichiarate nella fase di emergenza, ma confermate successivamente dopo una verifica da parte dei Distaccamenti forestali competenti per territorio. Dalle statistiche emerge che negli ultimi 12 anni la Sicilia ha speso più di 306 milioni di euro per le attività di spegnimento degli incendi estivi, con picchi critici nel 2012, 2017 e 2021.



L’attività antincendio dei Vigili del fuoco

I Vigili del fuoco contribuiscono allo spegnimento degli incendi boschivi in forza di una convenzione stipulata con la Regione. Ma la loro attività ordinaria riguarda ogni tipo di terreno e dal dipartimento nazionale fanno sapere che in Sicilia, durante l’emergenza estiva, si sono svolti 14.120 interventi, che hanno impegnato complessivamente nelle operazioni di spegnimento 66.864 vigili e 26.471 mezzi, dati che sommano gli stessi uomini e mezzi in successivi turni di servizio. Gli ettari bruciati sono stati 30.215 e possono sovrapporsi a quelli registrati dalla Forestale, nel caso di interventi congiunti. Anche i Vigili del fuoco però sono pochi: a Catania, per esempio, la Fns Cisl ha denunciato carenze di organico e mezzi per la campagna boschiva e la necessità di un presidio adeguatamente attrezzato nella zona industriale. In Sicilia sono presenti tremila vigili del fuoco, “troppo pochi per un’Isola grande come la nostra”, aveva evidenziato proprio un anno fa l’ex presidente della Regione, Musumeci, oggi ministro della Protezione civile. Con le isole minori, è appena il caso di ricordarlo, che non sempre possono contare su un presidio stabile.





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