Dal sito www.inuovivespri.it
di Giulio Ambrosetti - 18 agosto 2022
- Ci piacerebbe intervistare gli architetti che hanno progettato i centri commerciali di Palermo con i parcheggi rigorosamente senza alberi nel pieno dei cambiamenti climatici, con temperature estive da 40 gradi
- Il fuoco sta seminando il panico a Pantelleria. Dove, tanto per cambiare, brillano assenza di prevenzione e di soccorsi. L’incendio di Montagna Grande del 2016 non ha insegnato nulla
- Gli incendi di queste ore in Sicilia sono l’ennesima dimostrazione che il piano contro gli incendi boschivi del Governo Musumeci è un fallimento
Ci piacerebbe intervistare gli architetti che hanno progettato i centri commerciali di Palermo con i parcheggi rigorosamente senza alberi nel pieno dei cambiamenti climatici, con temperature estive da 40 gradi
Oggi in Sicilia sarà una giornata di caldo torrido, forse la giornata più calda di questa brutta Estate. Ieri il caldo è stato asfissiante, ma oggi – così raccontano le previsioni – lo sarà ancora di più. Chi fa redige le previsioni per Palermo scrive che oggi nel capoluogo dell’Isola raggiungeremo i 30 gradi centigradi. Solo che ieri, in alcune sono di Palermo, i 39 gradi sono già stati raggiunti. Per nostra sfortuna, ieri, siamo finiti al centro commerciale Conca d’oro di Palermo. Come quasi tutti i centri commerciali autorizzati a Palermo dalle ‘intelligenti’ autorità pubbliche, il parcheggio è totalmente privo di alberi. E se a Palermo città la temperatura oscillava tra 34 e 45 gradi, nel parcheggio del centro commerciale privo di alberi Conca d’oro la temperatura oscillava fra 39 e 40 gradi. Lo stesso discorso vale per tutti gli altri centri commerciali autorizzati negli ultimi anni a Palermo: quasi tutti con i parcheggi senza alberi. Non c’è bisogno di essere laureati in fisica per sapere che temperature si raggiungono dentro le auto parcheggiate in zone dove le temperature oscillano fra 39 e 40 gradi… Del resto, se guardiamo a cosa è stato fatto a Palermo negli ultimi sei-sette anni non c’è da stupirsi. Negli ultimi sei-sette anni, a Palermo, è andata in scena una vera e propria guerra contro gli alberi. Se cercate gli articoli in questo blog troverete decine e decine di articoli ci cittadini che denunciano il taglio degli alberi o l’abbandono degli alberi che poi, spesso, il vento ha buttato giù. Per fare posto al Tram a Palermo hanno abbattuto oltre mille alberi. Il tratto di via Leonardo da Vinci che collega la rotonda della Circonvallazione con Borgo Nuovo, in Estate, sotto il Sole, è un forno acceso! Così come Piazza Politeama – un tempo, prima degli appalti ferroviari, una delle più belle Piazze d’Italia – con gli alberi tagliati per fare posto a un’allucinante stazione ferroviaria è un forno a microonde. Alcune aree di Palermo, lasciate senza alberi da pubblici amministratori rapaci e incapaci, in Estate, sono sempre caldissime. Però arrivaru ‘i picciuli ru Tram, tra progetti & appalti a ruota libera. Nel nome della ‘mobilità sostenibile’ delle minchie che volano. Vi sembra poco? E pazienza se la città è sempre più calda. Cu s’ammuccò chiddru chi s’avia ammuccari a casa ha il condizionatore. Loro almeno stanno al fresco (il fresco da frescura, non l’altra formula…).
Il fuoco sta seminando il panico a Pantelleria. Dove, tanto per cambiare, brillano assenza di prevenzione e di soccorsi. L’incendio di Montagna Grande del 2016 non ha insegnato nulla
In queste ore l’attenzione è concentrata su Pantelleria, dove un incendio ha sconvolto l’Estate pantesca dei vip. I ricchi, così raccontano le cronache, sono dovuti scappare dai dammusi riattati e dalle ville. Come si diceva un tempo, anche i ricchi qualche volta piangono. Era prevedibile un incendio a Pantelleria? Assolutamente sì, soprattutto con le alte temperature. Solo le solite ‘autorità’ siciliane e pantesche non l’hanno previsto. Dalle cronache di queste ore sembra che la paura, la confusione e l’approssimazione regnino sovrane. Nell’isola di Pantelleria, leggiamo su BlogSicilia, operano “alcune squadre di Vigili del fuoco e forestali. Pochi uomini e mezzi per fronteggiare le fiamme. I mezzi aerei di notte non possono alzarsi in volo e così sarà una lunga notte per le squadre antincendio nella zona”. Questo ieri sera. Siamo in attesa delle dichiarazioni di rito contro i piromani delinquenti che hanno colpito anche Pantelleria e bla bla bla. Chi ha un po’ di memoria ricorderà l’incendio che ha colpito Pantelleria, nel verde di Montagna Grande, tra la fine di Maggio e i primi giorni di Giugno del 2016. Rileggiamo un nostro articolo dell’1 Maggio 2016: “Da quattro giorni Montagna Grande, a Pantelleria, brucia. Comprensibile: in un’isola dove soffia sempre il vento spegnere un incendio non è facile. Soprattutto se nell’isola operano solo due guardie del Corpo forestale della Regione e se, per ‘risparmiare’, a Maggio, la stessa Regione non ha attivato il Servizio antincendio degli operai della Forestale. Chi avrebbe dovuto spegnere l’incendio? I danni per Pantelleria e la beffa per il Governo Renzi che da quattro giorni è impegnato a spegnere le fiamme con i costosissimi Canadair…” (qui il nostro articolo dell’1 Maggio 2016 per esteso). I fatti negativi in Sicilia accadono, lasciano segni pesanti nel territorio ma non insegnano nulla.
Gli incendi di queste ore in Sicilia sono l’ennesima dimostrazione che il piano contro gli incendi boschivi del Governo Musumeci è un fallimento
Era il Novembre dello scorso anno quando iniziavamo la nostra campagna per convincere la Regione siciliana ad assumere almeno 30 mila operai forestali da dislocare nelle aree verdi della Sicilia, nelle aree abbandonate dai Comuni, pronti anche a intervenire nelle aree private di aperta campagna incustodite. Ma il Governo regionale dei vari Musumeci, Cordaro, Scilla ha preferito le convenzioni con i Vigili del fuoco, con la Protezione civile, con i volontari, con il solito contorno osceno di aerei anfibi ed elicotteri e bla bla bla. Questi signori fino ad oggi, anzi fino a ieri (perché non sappiamo quello che succederà oggi 18 Agosto con temperature che, in alcune zone della Sicilia, potrebbero toccare i 50 gradi) sono stati molto fortunati, perché, a parte una sciroccata lo scorso Maggio (con danni ingenti a Monreale e dintorni), non sono state registrate temperature proibitive come quelle dell’Estate dello scorso anno, quando in Sicilia sono andati in fumo quasi 80 mila ettari di boschi. Eppure, senza altissime temperature, anche quest’anno la Sicilia è tra le Regioni più ‘incendiate’ d’Italia. In queste ore assistiamo, di fatto, alla prima sciroccata estiva: e ieri è andato in scena un mezzo inferno. Oltre a Pantelleria – dove trionfa sempre l’impreparazione (ricordiamo quanto avvenuto lo scorso anno a Pantelleria con una tromba d’aria: “Pantelleria: una dragunara (tromba d’aria arrivata dal mare) semina morte e terrore. L’ospedale? C’è e non c’è…”) – fuoco anche nella Riserva naturale dello Zingaro, che con gli incendi, da quando è stata istituita, ha quasi un ‘abbonamento’ (altro caso incredibile: gli incendi si ripetono, ma non c’è verso di prevenirli con la presenza dell’uomo, ovvero di un gruppo di operai forestali in servizio H 24). Intanto il presidente Musumeci – che con un impegno degno di miglior causa si è guardato bene dal far lavorare almeno tutti i quattro mesi estivi gli operai della Forestale – si è dimesso. Ma l’Estate siciliana va avanti: andrà avanti per tutto Agosto, a Settembre e, con molta probabilità, anche ad Ottobre. E va avanti anche lo Scirocco…
Fonte: www.inuovivespri.it
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