Dal sito messina.gazzettadelsud.it
di Marcello Bottari — 01 Agosto 2022
La catena dei Peloritani con il patrimonio boschivo di cui dispone è il frutto di una politica di rimboschimento portata avanti negli anni dall’Azienda Foreste. Ambienti unici, per creare l’atmosfera di un rapporto diretto tra l’uomo e il territorio. Con la sua posizione strategica l’immenso polmone verde rappresenta un toccasana per quanti, in estate, si recano nelle aree attrezzate alla ricerca di frescura e relax.
Parecchi i messinesi che hanno pensato bene di trasferirsi giornate intere sulle colline per contrastare il caldo africano di una stagione che sta facendo registrare temperature record. Le tante aree attrezzate e i punti di ristoro rappresentano una risorsa, non solo per la città ma anche per il comprensorio. Sostituire il trambusto e il caldo soffocante che genera forme di stress nel periodo estivo, con frescura e ossigenazione tra i sentieri dei boschi, è un viatico adatto per ritemprare corpo e mente.
Il lavoro avviato nei mesi scorsi dagli operai della Forestale ha ripristinato lo stato dei luoghi nelle aree attrezzate e nei sentieri. Con Giovanni Dell’Acqua, responsabile del Servizio per il Territorio di Messina, fresco di nomina assegnata dal dirigente generale del Dipartimento regionale dello Sviluppo rurale Mario Candore, si punta a migliorare la qualità dell’offerta nei confronti dei cittadini ma anche verso i tanti turisti che visitano abitualmente i Colli Sarrizzo. Si può rimanere in un luogo fresco, panoramico e ventilato oppure scegliere di effettuare passeggiare nel sottobosco.
Per gli sportivi esistono da anni cinque percorsi che attraversano sentieri studiati con livelli di difficoltà che variano dal facile all’impegnativo. Itinerari che possono essere seguiti indifferentemente dagli amanti della mountain bike, dagli appassionati che si spostano a cavallo e da quanti, invece, preferiscono il trekking o la disciplina del trail che sta crescendo a vista d’occhio. Quest’inverno, infatti, atleti provenienti da tutta la Penisola si sono ritrovati sui colli Sarrizzo proprio per una gara internazionale di trail, con scalate sulle colline peloritane, passaggi nel sottobosco e nei sentieri forestali.
Le foto dei passaggi nel tratto compreso tra Portella Larderia fino a Pizzo Chiarino hanno destato curiosità nella Penisola, con gli assenti che si sono ripromessi di partecipare nell’edizione del 2023. La catena dei Peloritani, infatti, è un balcone naturale sospeso sul Tirreno e sullo Ionio. Un modo meraviglioso per pubblicizzare le bellezze delle nostre colline, che offrono panorami mozzafiato e percorsi adattabili a tutti gli atleti.
Il grande sforzo della Forestale negli anni è stato quello di modellare lo stato dei luoghi e, contemporaneamente, creare quelle condizioni per distribuire sul territorio aree attrezzate. Per accogliere quanti amano trascorrere un pomeriggio all’aria aperta, lontano dallo smog e con sentieri che si adattano anche alle escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo. Parecchi i luoghi che possono essere visitati, adattati per tutte le esigenze.
Delle aree attrezzate maggiormente gettonate ognuna insiste con la propria peculiarità. Il Bosco di Camaro, “riconsegnato” dopo anni di abbandono, offre un luogo incantevole e un percorso didattico per gli studenti. La strada permette di raggiungere il Centro polifunzionale di educazione ambientale, progettato da Carmelo Di Vincenzo e dal compianto Ettore Lombardo, prematuramente scomparso, al quale il Centro è stato intitolato. Un posto unico in Sicilia, con percorsi affascinanti che coinvolgono tutti e cinque i sensi, incastonato in una vallata dove risplendono i meravigliosi colori delle piante autoctone e dei fiori. Al cospetto di un panorama stupendo che proietta lo sguardo sullo Stretto di Messina e sulla costa calabra altre aree attrezzate con tavoli e sedie, sulla stessa strada che conduce all’ex Colonia.
Recentemente è stata ripristinata la “Madunnuzza”, facilmente raggiungibile salendo da Camaro o dopo avere attraversato il sentiero A-B-C, proprio di fronte a Forte Ferraro, nel quale è annesso il parco Daini, gestito dalla Forestale. E poi l’area attrezzata intitolata a Ettore Lombardo (ex Musolino), e le altre che si incontrano addentrandosi ancora in alto, raggiungendo Ziriò e il Parco Avventura. Dalla zona tirrenica si possono risalire il Sentiero Brignoli e il Girasì, che permettono di ricollegarsi con i Colli Sarrizzo. Un’ampia scelta alla quale si aggiungerà, dopo la ristrutturazione, l’area ex Ctg di fronte a Pizzo Chiarino.
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Fonte: messina.gazzettadelsud.it
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