di Antonino Lomonaco
(nella foto, LTI di Linguaglossa (CT)
Certo che mi manca l'intervento diretto contro le fiamme negli incendi boschivi! Malgrado la fatica immane, i rischi a cui ci si espone, il fumo, le falle nell'organizzazione, le innumerevoli delusioni provenienti dalle istituzioni che avrebbero dovuto tutelarci... per continuare a tutelare i territori e i loro ambienti cioè a dire: il nostro stesso benessere di civilizzati.
Mi manca l'intesa con i compagni nella lotta contro la distruzione ed il pericolo più diretto, dove non vi è spazio per la finzione in quel che si fa e, di fronte a quel pericolo, non si può far a meno di essere veri, innanzitutto con sé stessi, perché in quelle operazioni feroci non c'è spazio per la simulazione.
Ecco l'avventura che riempie i nostri cuori ed il senso di utilità in quelle nostre azioni. Purtroppo un senso che sfugge a chi avrebbe avuto, ed ha, il compito di amministrare e decidere il destino dei territori e delle genti che vi vivono, pur di fronte ad un cambiamento climatico sempre più evidente che, senza equivoco, fa inaridire ormai anche i boschi alpini o scandinavi o canadesi, dove adesso, come anni addietro solo in Sicilia, mani criminali appiccano disastrosi incendi. E dire che allora, giornalisti e opinionisti senza arte ne parte ci indicavano addirittura come causa ed origine di quei roghi, senza tener conto che la Sicilia sia la regione più a sud d'Italia e che si trascina dietro, da troppo tempo, dei disastri etici, sociali ed economici che la sufficienza politica non ha voluto e tuttora continua a non voler affrontare e risolvere.
Gli addetti allo spegnimento incendi boschivi, in Sicilia, diminuiscono ed invecchiano ma, nel contempo, aumentano gli interventi aerei con i loro costi esorbitanti: un'ora di un piccolo elicottero con la benna costa più della paga mensile di un addetto (2000 euro), mentre un' ora di canadian-aer costa quanto la paga di tre addetti per una intera stagione di 101 giorni (15.000 euro)! Falsando platealmente l'argomentazione che vorrebbe porci come un'attività dispendiosa.
Attività di cui, comunque sia, continuano ad aver bisogno, poi, gli stessi interventi aerei, nella bonifica che, da terra, sancisce davvero lo spegnimento di un incendio.
Questi "ragazzi" cinquantenni e sessantenni rimangono a fare un gran lavoro pieno di meriti ignorati, sminuiti, negati, pur mettendo sempre (e, per l'età, ancor di più!) a rischio la loro incolumità e la loro stessa vita. Onore a loro che, con tutti i loro limiti di uomini, sono più veri di tanti altri capaci solo a recitare delle parti.
Onore a chi, in questa attività, è caduto lasciando il vuoto nelle famiglie e nella memoria, poiché il valore di un lavoro capace di strappare la vita dagli uomini ha solo la misura della memoria.
Gli ultimi verranno sempre ignorati, sminuiti, negati, e poi dimenticati da chi sopra di loro recita le parti.
Per quanto mi riguarda, invece, non posso dimenticare mai l'odore delle nostre tute, nel loro miscuglio di sudore, fumo, coraggio e paura: smarrimento di senso e senso fra i più alti e meritori che una attività possa mai avere.
Antonino Lomonaco
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