03 Giugno 2022
I Prefetti di tutta la Sicilia sono stati appena informati dal Sifus, di quanto potrebbe accadere nei prossimi giorni nei comprensori consortili….fino al rischio, di ordine pubblico!
Qualcuno ha iniziato a capire quali danni produce la “castroneria” che è racchiusa in tre righe, contenute nell’art 12 commi 15 e 16 nella legge di stabilità finanziaria 2022, in cui si fa divieto di “nuova assunzione” fino alla data del 31 dicembre 2022, negli Enti controllati e vigilati dalla Regione Siciliana!!!
Quando di contro, nell’articolo successivo della stessa legge regionale, paradossalmente, e precisamente, all’art 13 comma 57, per assurdo, si autorizza alla prosecuzione dell’attuazione del principio del turnover per il personale a tempo determinato ormai in forza lavoro da oltre 20 anni nei Consorzi di Bonifica, attraverso l’assegnazione di un contributo regionale sul capitolo di spesa 147320 per euro 991.566,71.
Insomma questo personale non rappresenta nuove assunzioni ma semplicemente l’effetto di uno scorrimento automatico.
Siamo di fronte ad un pastrocchio politico di dimensioni inaspettate che si riflette inevitabilmente, contro l’imprenditoria agroalimentare dell’isola, nella stagione irrigatoria in corso.
Tuttavia di castronerie del genere, nel mondo della politica regionale non sono nuovi. Di fatti nel precedente lustro elettorale, quando a ricoprire il ruolo di Assessore all’Agricoltura era l’allora On Cracolici, sempre nei Consorzi di Bonifica, mentre nella legge di stabilità finanziaria 2017 si autorizzava l’assunzione del personale a tempo determinato, contestualmente si impediva l’assunzione dei lavoratori a tempo determinato che avessero in corso una causa legale contro il Consorzio di Bonifica che lo aveva assunto!
Detto ciò, se si considera che in quell’occasione a fronte di circa 900 lavoratori c’erano 470 procedimenti in corso, anche in quel caso, in poche righe saltava la tenuta della campagna irrigatoria 2017.
La Politica regionale in quel caso, incalzata dal Sifus, con buona pace dei sensi, dovette intervenire attraverso l’approvazione dell’art 8 L.R. 11 agosto 2017, n. 16.
Preso atto degli effetti deleteri diretti e riflessi verso l’economia portante dell’agroalimentare in Sicilia, prodotti dalla mediocrità degli interventi di una politica regionale distratta, adesso resta una soluzione….intervenire attraverso la presentazione di un emendamento normativo modificativo da portare in approvazione nei prossimi giorni all’Ars!
Tra l’altro la politica regionale dovrà tenere conto del pressing prodotto dallo sciopero indetto dal Sifus già per i giorni 7 ed 8 giugno davanti l’assessorato all’agricoltura a Palermo, ma anche della tensione riflessa in ambito lavorativo che minerà le attività manutentorie e di erogazione dell’acqua, sommate agli effetti dei primi licenziamenti che si registreranno a partite da metà giugno, per la mancata possibilità di prosecuzione dei contratti di lavoro.
A queste esigenze territoriali, non possono essere sottovalutate quelle derivanti dall’innalzamento delle temperature dovute a “Scipione”!
Questo aspetto non è singolare se pensiamo che sempre nei Consorzi di Bonifica, ci sono lavoratori che anticipano risorse economiche necessarie per garantire il servizio irriguo all’utenza consortile, pur non percependo emolumenti ormai da quattro mesi!
Ultimo ma non ultimo tra le criticità nei Consorzi di Bonifica, tra meno di 20 giorni verranno licenziati decine di operai per scadenza contrattuale, poiché non si sarà riusciti a definire la tipologia contrattuale che li dovrà identificare.
Per questi motivi, come Organizzazione sindacale ci siamo visti costretti a sensibilizzare anche le prefetture dell’isola.
Segr Reg Sifus Consorzi di Bonifica Ernesto Abate
Fonte: www.sicrapress.it
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