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Sifus Sindacato Forestali uniti per la stabilizzazione
In riferimento alle dichiarazioni del segretario della Flai Cgil Tonino Russo inerenti le tematiche di: stagionalità e di stabilizzazione dei lavoratori forestali, si rappresenta quanto segue:
- la stagionalità per legge dei lavori eseguiti dagli operai forestali inquadrati con contratti a tempo determinato (OTD) e a tempo indeterminato (OTI), decisa attraverso l’ultimo contratto nazionale del lavoro idraulico - agrario-forestale (art. 46 bis) sottoscritto dai sindacati confederali, ha regalato a qualsiasi datore di lavoro pubblico (esempio Regione Siciliana) o privato la possibilità di non convertire i contratti a termine (OTD) a contratti di lavoro stabile (OTI)come previsto dalla legge (D. Lgs. 81/2015) e quindi si è pensato di condannare alla precarietà eterna i lavoratori forestali.
- La stabilizzazione di circa 17 mila operai forestali siciliani che costa 500 milioni di euro si ottiene: con i 250 milioni che la Regione destina ogni anno al settore forestale per le giornate di competenza(78-101-151-OTI) e 250 milioni mettendo in atto una progettazione pluriennale su fondi extra regionali.
Non si spiega come mai la Regione Campania utilizza il 95% delle risorse da fondi extra regionali per mantenere i propri 3000 operai forestali divisi in contratti a tempo determinato e indeterminato e la Regione Siciliana anche grazie all’allargamento delle competenze (vedi DDL 1009 promosso dal SIfus - altri lavori oltre quelli eseguiti dentro i boschi) non possa puntare a stabilizzare tutti i lavoratori forestali tenendo conto che in Sicilia la maggioranza di boschi sono artificiali ossia impiantati attraverso l’ottimo lavoro dei forestali, rispetto ad altri Regioni d’Italia dove vi è la maggioranza di boschi naturali (nati senza l’utilizzo di manodopera forestale) e che 290 su 390 Comuni sono ad alto rischio idrogeologico.
Il Sindacatuccio di serie C continua ad invitare i grandi esponenti del sindacato confederale siciliano ad avere un confronto pubblico sulla tematica della forestazione.
Come i fatti dimostrano il sindacato confederale (Cgil, Cisl e Uil) per interesse di bottega punta a cambiare tutto per non cambiare nulla.
Il Sifus non ci sta a questa lenta agonia del comparto forestale e continua a lottare affinché qualsiasi lavoratore/trice possa finalmente firmare un contratto a tempo indeterminato e quindi sfamare le proprie famiglie 365 giorni l’anno.
G. Fiore Segretario Regionale
SIFUS CONFALI settore forestale
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