28 aprile 2022

UNA MONTAGNA DI FONDI UE PER PAGARE I FORESTALI SICILIANI


Dal sito palermo.repubblica.it

di Miriam Di Peri - 28 Aprile 2022 

Stanziati 35 milioni in manovra per i contratti di 11 mila stagionali. Ancora stallo all'Ars sulla Finanziaria alla scadenza dell'esercizio provvisorio

Un esercito di 11mila forestali stagionali per prevenire gli incendi nell'Isola, pagati coi soldi dell'Europa. Sebbene la finanziaria sia ancora in alto mare all'Assemblea regionale, la campagna antincendio in Sicilia è già partita lo scorso 26 aprile. Il governo Musumeci infatti ha impegnato 35 milioni di fondi europei destinati alla selvicoltura e alle attività di tutela del territorio per attivare progetti e realizzare i viali parafuoco. In che modo? Attraverso l'utilizzo dei forestali, chiamati tramite gli uffici di collocamento, con contratti da 151 e 101 giornate lavorative. La campagna di prevenzione costerà complessivamente 75 milioni di euro, 40 dei quali trovano spazio tra i rivoli del bilancio all'esame dell'Ars. Ma con le somme già individuate attraverso i progetti europei, entro la prossima settimana andranno a regime gli 11 mila forestali stagionali che fanno capo al dipartimento di Sviluppo rurale.

La campagna antincendio insomma riesce a partire nonostante ancora ieri all'Ars sia stata una giornata di stallo in attesa del parere dei revisori dei conti della Regione. A facilitare l'avvio delle attività di prevenzione, è il ricorso a quegli stessi fondi comunitari che l'Europa mette a disposizione degli Stati membri per lo sviluppo. E che in Sicilia finiscono con l'essere usati per coprire il costo del lavoro, con una pianificazione che evidentemente parte da lontano.

Tra i deputati adesso si insinua il sospetto che il governo avesse già chiaro che la manovra sarebbe arrivata in grande ritardo. E che per questa ragione abbia voluto salvare la campagna antincendio per farla procedere anche in assenza di bilancio. "Partiamo con un mese di anticipo rispetto al 2021 - osserva l'assessore Tony Scilla - ma non è la prima volta che facciamo ricorso ai fondi comunitari, era già avvenuto lo scorso anno".

Il resto delle risorse dovrà attendere il dissestato iter parlamentare della manovra. Quella di ieri è stata l'ennesima giornata stagnante in attesa del parere dei revisori dei conti, che potrebbe arrivare soltanto oggi. Il presidente della commissione bilancio Riccardo Savona dice che la sua commissione non esprimerà un parere se non avrà modo di analizzare le carte, mentre per il capogruppo Pd Giuseppe Lupo l'intera vicenda sarebbe "l'epilogo del fallimento di Musumeci".

Il 2022 sarà anche l'anno dei droni per avvistare in tempi rapidi le fiamme: il prossimo 9 maggio inizierà la formazione per il controllo da remoto degli strumenti elettronici, rivolta ad agenti e sottoufficiali del corpo forestale, che saranno affiancati nel corso della stagione anche da circa 200 operai specializzati cosiddetti "torrettisti" che prenderanno servizio a metà giugno, quando la campagna antincendio entrerà nel vivo.

Per quella data dall'assessorato al Territorio saranno richiamati anche i circa cinquemila operai stagionali (con contratti per 101 giornate lavorative) delle squadre antincendio, quelle che operativamente combattono le fiamme. Anche in questo caso i fondi ci sono già: 50 dei 73 milioni necessari per la copertura del servizio erano stati inseriti nell'esercizio provvisorio. I restanti 23 milioni sono nel bilancio all'esame dell'Ars.

In dirittura d'arrivo anche la gara da quattro milioni e mezzo per il solo 2022 per l'appalto biennale sugli elicotteri antincendio. Oggi si apriranno le buste con le offerte dei privati per l'utilizzo di 10 elicotteri, due in più dello scorso anno. Ai quali si aggiungerà un ulteriore velivolo da una convenzione stipulata tra la Regione e l'Arma dei carabinieri, per 343 mila euro.

Ma a destare preoccupazione è soprattutto la manutenzione dei mezzi antincendio del corpo forestale. Anche in questo caso è stata predisposta la gara a evidenza pubblica per quasi due milioni di euro per appaltare il servizio che deve rimettere in sesto auto e mezzi per il trasporto dell'acqua.

Si tratta di una gara per la prima volta centralizzata per tutte le province per coprire la manutenzione. Ma su questo versante i tempi, nella migliore delle ipotesi, sono decisamente più lunghi e il via libera non arriverà prima di metà maggio, quando i mezzi dovrebbero già essere su strada.






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