In sintesi.
Quello che si evince dal Programma Regionale FESR 2021/2027 per le aree forestali con gli interventi da effettuare
In tema di tutela della biodiversità, si prevede di ridurre l’impatto climatico sulla biodiversità mediante azioni tese al rafforzamento delle Aree Protette, delle Riserve naturali terrestri e marine, dei Parchi, dei siti della rete Natura 2000 e dei corridoi ecologici di connessione. Il PR favorirà anche investimenti per la tutela ed il ripristino delle aree forestali regionali, gravemente compromesse dagli incendi dell’estate del 2021.
Un ruolo molto importante per la tutela della biodiversità ed il mantenimento dei corridoi ecologici è giocato dalle aree forestali che coprono 515.580 Ha. La preservazione di tali aree rappresenta una priorità per il raggiungimento dell’obiettivo della strategia per la biodiversità a livello europeo e nazionale che prevede l’obiettivo del 30% di territorio protetto. Analoga importanza è rivestita dalle aree demaniali marittime che in molti casi rappresentano ecosistemi particolarmente sensibili e di notevole valore ambientale.
Per contrastare la perdita di biodiversità e diminuire la frammentazione degli habitat, seguendo le strategie dell’UE per il 2030 è necessario ampliare e migliorare la connettività della rete Natura 2000 investendo soprattutto nel miglioramento dei popolamenti forestali e delle aree di interconnessione riducendo i rischi di deframmentazione, elevando la funzione ecologica dei boschi. A titolo esemplificativo i progetti potranno prevedere tutti o alcuni dei seguenti interventi: diradamento selettivo o sfollo, asportazione di specie aliene; sottopiantagione di specie autoctone, specie rare o sporadiche, in modo di accrescere la biodiversità; ripristino e/o realizzazione ex novo di recinzione, graticciate, viminate e manutenzione straordinaria di muretti a secco; miglioramento della viabilità forestale e sistemazione della rete sentieristica esistente e dei punti di accesso al bosco, per promuoverne un uso più sostenibile; segnaletica, staccionate, aree attrezzate, punti di accoglienza e strutture per l’educazione ambientale; interventi di riduzione del rischio incendi.
Interventi per la riduzione del rischio incendi
L’azione (in sinergia con il PSR) sosterrà interventi di sensibilizzazione, previsione, prevenzione, allertamento, gestione dell’emergenza, lotta attiva.
Verranno sostenute strategie per migliorare la gestione degli incendi e la governance, spostando l'attenzione dalla soppressione degli incendi, sempre importante quale ultima risorsa d'intervento, alla prevenzione degli stessi, accrescendo la consapevolezza e la preparazione delle persone al rischio e sviluppando strategie di gestione forestale più equilibrate a medio e a lungo termine che integrino la prevenzione degli incendi con la gestione dei boschi e del territorio al fine di coniugare sviluppo e tutela del patrimonio ambientale.
Si prevede pertanto di intervenire in maniera estensiva sul patrimonio del demanio forestale, anche in complementarietà con altri strumenti di programmazione. Considerata l’importanza dei viali parafuoco nella prevenzione del rischio incendi boschivi si dovrà sviluppare un piano pluriannuale che consenta di intervenire con regolarità al fine del mantenimento in efficienza dell’infrastruttura verde.
Tutti gli interventi dovranno essere coerenti con il Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi e con gli ulteriori piani di settore.
Per contrastare la perdita di biodiversità e diminuire la frammentazione degli habitat, seguendo le strategie dell’UE per il 2030 è necessario ampliare e migliorare la connettività della rete Natura 2000 investendo soprattutto nel miglioramento dei popolamenti forestali e delle aree di interconnessione riducendo i rischi di deframmentazione, elevando la funzione ecologica dei boschi. A titolo esemplificativo i progetti potranno prevedere tutti o alcuni dei seguenti interventi: diradamento selettivo o sfollo, asportazione di specie aliene; sottopiantagione di specie autoctone, specie rare o sporadiche, in modo di accrescere la biodiversità; ripristino e/o realizzazione ex novo di recinzione, graticciate, viminate e manutenzione straordinaria di muretti a secco; miglioramento della viabilità forestale e sistemazione della rete sentieristica esistente e dei punti di accesso al bosco, per promuoverne un uso più sostenibile; segnaletica, staccionate, aree attrezzate, punti di accoglienza e strutture per l’educazione ambientale; interventi di riduzione del rischio incendi.
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