Dal sito www.inuovivespri.it
02 Febbraio 2022
- Succedono fatti strani: appena non piove per qualche settimana, ecco gli incendi nei boschi. Succede nel Nord Italia. E sono in maggioranza incendi dolosi. E’ una strategia terroristica? E che succederà in Estate nel Sud e in Sicilia?
- E corretto pensare a una strategia criminale?
Succedono fatti strani: appena non piove per qualche settimana, ecco gli incendi nei boschi. Succede nel Nord Italia. E sono in maggioranza incendi dolosi. E’ una strategia terroristica? E che succederà in Estate nel Sud e in Sicilia?
Ormai in Italia basta qualche settimana di siccità per vedere comparire gli incendi. Succede nel Nord Italia, dove emerge un dato inquietante: in piano Inverno, nel mese di Gennaio, il numero degli incendi nelle aree verdi è quadruplicato rispetto allo stesso al gennaio dello scorso anno. Un po’ di siccità è stata registrata: basta per questo per giustificare i boschi andati in fiamme? e se in pieno Inverno, nel Nord Italia, in un mese, sono stati registrati tutti questi incendi, cosa succederà nella stagione calda? E cosa succederà nella stagione calda, con gli incendi nei boschi, nel Sud Italia? E cosa succederà nelle aree verdi della Sicilia la prossima Estate? Il perché di tutti questi incendi non è ancora stato spiegato. In buona parte la responsabilità viene appioppata ai piromani. In effetti, molti incendi sono di origine dolosa. Noi una spiegazione abbiamo provato a fornirla nell’Estate del 2020 quando, davanti a incendi che funestavano i boschi di mezzo mondo, abbiamo lanciato il seguente interrogativo, osservando quello che succedeva nell’Agosto di due anni fa nella nostra Isola: “E se dietro i continui incendi in Sicilia ci fosse una strategia terroristica?“. Questo interrogativo l’abbiamo lanciato un anno prima dell’Estate dello scorso anno. A partire dall’Aprile dello scorso anno abbiamo cercato di sensibilizzare il Governo regionale sui pericoli deli incendi nei boschi. Anche perché già da qualche anno il clima è cambiato e la desertificazione avanza. E’ dell’estate del 2017 una mostra intervista all’ecologo Silvano Riggio che già allora, commentando il caldo estiva che stava diventando insopportabile ci diceva: “Sta succedendo quello che è stato previsto trent’anni fa: una specie di espansione del clima del deserto del Sahara. La Sicilia, soprattutto la Sicilia occidentale, è investita in pieno da questo fenomeno”. Quattro anni fa non c’erano ancora le piogge torrenziali – in alcune zone della Sicilia vere e proprie alluvioni, come nel Catanese e nel Siracusano lo scorso Autunno – ma il professore Riggio ci aveva anticipato lo scenario: all’insopportabile caldo estivo, ci diceva, si assoceranno precipitazioni micidiali o nella stessa Estate (ricordiamo la pioggia di Palermo il 15 Luglio del 2020) o in Autunno. Tutto comincia puntualmente a verificarsi.
E corretto pensare a una strategia criminale?
Ma torniamo agli strani invernali del Nord Italia. La notizia la leggiamo su AGRICOLA.EU: “L’Italia brucia in pieno inverno con i roghi che dall’inizio del 2022 sono più che quadruplicati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso spinti dal forte vento, dalle alte temperature e dall’assenza di precipitazioni che ha inaridito i terreni nei boschi favorendo il divampare delle fiamme. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Effis in riferimento ai roghi che sono scoppiati nel Nord Italia colpendo foreste e riserve naturali con un disastro che pesa sull’ambiente, l’economia, l’occupazione e le comunità delle aree colpite”. La Coldiretti segnala 19 incendi nel Nord Italia dall’inizio dell’anno ad oggi. Più della metà di questi incedi sono dolosi. Per quale motivo ci sono soggetti che, appena le condizioni sono favorevoli – siccità e possibilmente caldo – si precipitano nelle aree verdi per appiccare il fuoco? E’ lecito chiedersi il perché di tali azioni? Già nel 2020 notavamo la presenza di incendi in ante aree del mondo: Australia, Nord Europa, Siberia, California, Amazzonia. E’ sempre tutto casuale? Non è per capriccio che noi, in Sicilia, chiediamo al Governo regionale di assumere subito 30 mila operai forestali per fronteggiare il fuoco nei boschi e le alluvioni. Dal 2017 in poi abbiamo osservato estati sempre più calde, incendi sempre più frequenti e piogge sempre più torrenziali. Insomma, eventi climatici sempre più estremi.
Fonte: www.inuovivespri.it
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