26 gennaio 2022

SIFUS CONFALI: IL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO PER I FORESTALI SICILIANI È REALIZZABILE MOLTO PIÙ CONCRETAMENTE DELL'AUMENTO DELLE MISERE GIORNATE PREVISTE DAL DDL. CHI NON PUNTA ALLA STABILIZZAZIONE COMMETTE UN GRAVE ERRORE CONTRO I BOSCHI, L'AMBIENTE, IL TERRITORIO, I TURISMI, I FORESTALI


Ricevo e pubblico
dalla Segreteria regionale del Sifus Confali

Palermo 26/01/2022 - Per aumentare le giornate di legge ai lavoratori forestali, come prevede il ddl dell'Assessore  Reg.le all'Agricoltura, Toni Scilla e la III Commissione dell'ARS, sono necessarie risorse economiche immediatamente spendibili che bisogna necessariamente attingere dal bilancio, quindi dalle casse regionali ( vedi la cosiddetta "bollinatura" delle risorse).
Siccome le risorse disponibili sono scarse, sostengono l'assessore Scilla e la III Commissione, al massimo si potrà approvare una legge che prevede, entro 6/7 anni, il transito dei 78isti e 101isti in un contingente di 120 giorni e quello dei 151isti in un contingente di 180 giorni. Per superare le infrazioni rilevate dalla commissione europea, che vorrebbe che i contratti dei forestali venissero trasformati a tempo indeterminato, il ddl in questione, sciaguratamente, prevede: la trasformazione dell'attuale contratto in contratto stagionale, la cancellazione dell'attuale contingente che consente ad oltre 1300 forestali di lavorare a tempo indeterminato e la cancellazione del meccanismo del turnover. 
L'alternativa a questo disegno mortale per i forestali c'è, ma ovviamente, ci vuole sufficiente volontà politica per realizzarla: è la stabilizzazione promossa dal SiFUS attraverso il ddl 1009.
Infatti, anziché votare un disegno di legge che aumenta giornate secondo le disponibilità degli spiccioli di cui dispongono le scarse casse della regione siciliana, bisogna votare una legge che abbia la capacità di fare sistema tra patrimonio boschivo, ambiente, turismi, territorio e lavoro. Una legge di questa portata allargherebbe le competenze di cui godono oggi i forestali che non si dovrebbero  occupare solo di manutenzione dei boschi e difesa dagli incendi, ma in maniera programmata anche di diversi altri ambiti: messa in sicurezza del territorio attraverso il suo assestamento e consolidamento idrogeologico, pulizia dei letti e regimentazione degli argini dei fiumi, dei torrenti; gestione di tutti i parchi e le riserve in un ottica ambientale e turistica; trasformazione del cippato in energia alternativa; distruzione delle piante alloctone dannose all'ecosistema, allargamento e ripiantumazione boschiva, ecc, ecc.
Questa strategia consentirebbe di attingere sia dalle risorse di bilancio (i fondi bollinati disponibili), sia da diversi canali di finanziamento extraregionali (fondi strutturali) che possono essere tranquillamente utilizzati a condizione che si disponga di una seria capacità di progettazione e programmazione degli interventi che in ogni caso, seppur strutturali, devono essere ripetuti.
In sintesi, tra i fondi di bilancio e quelli extraregionali, approvando il ddl 1009, avremo a disposizione le risorse finanziarie per consentire che i lavoratori forestali lavorino tutti i giorni dell'anno e per la loro stabilizzazione bisogna attivare  il transito di tutti i contingenti nel contingente LTI.
Certo, per raggiungere questo storico obiettivo, la regione siciliana dovrebbe dotarsi progettisti capaci e non certamente "degli asini" che nei mesi scorsi sono stati in grado di farsi bocciare 31 progetti su 31 dal PNRR per l'ammodernamento delle reti irrigue.
Per i forestali l'unica soluzione che consente di fare il legittimo salto di qualità, è rappresentata dalla proposta concreta avanzata dal SiFUS attraverso 9 parlamentari regionali di maggioranza ed opposizione poiché anche l'aumento delle giornate rivendicato dai confederali è fine a se stesso.
I sindacati confederali (CGIL-CISL-UIL) infatti, che sui forestali in 10 anni hanno cambiato 3 volte posizione relativamente il numero giornate (in ultimo sostenevano la proposta dell'ex Assessore PD Cracolici che intendeva cancellare financo le garanzie occupazionali), oggi, rivendicano 2 contingenti (180 giorni e OTI).
Ebbene, visto che non hanno mai presentato una proposta di legge  in Parlamento (il SiFUS ne ha presentate 2 in 11 anni di vita) non ci è dato sapere se i soldi necessari intendano prenderli dal bilancio regionale, oppure,una quota dal bilancio regionale e l'altra, dai fondi extra regionali.
Se puntano a prenderli dal bilancio, i fondi sono insufficienti per finanziare la loro proposta come ci  rappresentavano oltre che l'Assessore Scilla e la III Commissione anche il loro  ex Assessore Cracolici nella legislatura precedente.
Se puntano a prenderli da entrambe le fonti di finanziamento (bilancio e extraregionali) non possono chiedere i 2 contingenti ma ne devono chiedere solo uno e a tempo indeterminato poiché non è possibile presentare progetti extraregionali di questa portata prevedendo giornate spezzettate. Bisogna prevedere la realizzazione intera dell'opera e poi ripeterla.
Sulla stabilizzazione non faremo un passo indietro.
Maurizio Grosso  Segretario Generale Sifus Confali



1 commento:

  1. Sono d'accordo con il sifus ,per un disegno di legge che dà dignità al lavoratore e contemporaneamente alle famiglie.Ci spetta per diritto dopo 30 anni di un lavoro precario.Le altre sono solo chiacchiere o politica che fanno da padrona ogni anno prima delle elezioni regionali.Ormai siamo stanchi siamo tutti over 50 60 non più ragazzi.Di Stefano Mario Giovanni

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