dalla Segreteria Regionale
del Sifus Confali
Roma 28 gennaio 2022 - I cambiamenti climatici (abbondanti precipitazioni,siccità, alluvioni, trombe d'aria, ecc) stanno abbondantemente dimostrando la fragilità del nostro territorio in ogni angolo d'Italia come emerge dalla gravità dei danni derivanti dalle frane, degli smottamenti, dalle inondazioni, dalle esondazioni, dagli incendi, ecc.
Ciò si registra mentre la classe politica attraverso insignificanti interventi legislativi continua a considerare i danni in questione, di tipo emergenziale anziché di di tipo ordinario.
Questo grave errore limita le azioni necessarie alla messa in sicurezza del territorio ad interventi tamponi spesso fini a se stessi.
Sono invece necessari interventi continuativi di assestamento e consolidamento idrogeologico del territorio, di piantumazione, di pulizia e regimentazione delle acque dei fiumi, dei torrenti, ecc, in maniera da ridurre i disastri che abbiamo avuto modo di registrare accompagnati spesso da lutti.
Per realizzare interventi manutentivi di questo tipo e portata, le Regioni possono procedere con riforme dei settori forestali e / o dei consorzi di bonifica poiché possono avvalersi delle competenze, dell'esperienza, della professionalità di quei lavoratori che attualmente vengono impiegati a tempo determinato mediante la trasformazione dei loro rapporti di lavoro in contratti a tempo indeterminato. E' chiaro che per mettere in sicurezza il territorio italiano questi lavoratori saranno insufficienti, ma rappresentano certamente un segnale di partenza importante.
Le regioni a tal uopo potranno utilizzare una quota parte di risorse di bilancio (anche le attuali), una quota parte di fondi nazionali che il Governo dovrebbe mettere a disposizione e un'altra quota parte di fondi extraregionali (spesso si è incapaci a spenderli) poiché i lavori che si dovranno realizzare sono di tipo strutturale e devono periodicamente essere ripetuti.
La Regione Siciliana nonostante si stia muovendo in tutt'altra direzione, dispone nel cassetto una proposta di legge (ddl 1009) con relativa copertura finanziaria che si muove nella giusta direzione.
Mentre scriviamo stiamo pressando le Regioni del sud ad agire come testé rappresentato e valutando l'opportunità, qualora il Presidente Draghi continuasse a rimanere sordo, di far presentare a diversi parlamentari nazionali una specifica legge quadro.
Maurizio Grosso Segretario Generale Sifus Confali
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