Dal sito www.inuovivespri.it
03 Gennaio 2022
- I 30 mila operai forestali vanno assunti a tamburo battente e debbono prendere servizio l’1 Febbraio per occuparsi delle aree verdi e dei corsi d’acqua assicurando un servizio di 24 ore al giorno (ovviamente con i turni di lavoro)
- In Alaska, al posto della neve, ci sono 20 gradi centigradi!
- A partire da oggi non daremo tregua fino a quando non vedremo i 30 mila operai forestali al lavoro nelle aree verdi e nei corsi d’acqua della Sicilia
I 30 mila operai forestali vanno assunti a tamburo battente e debbono prendere servizio l’1 Febbraio per occuparsi delle aree verdi e dei corsi d’acqua assicurando un servizio di 24 ore al giorno (ovviamente con i turni di lavoro)
Da circa tre mesi abbiamo iniziato una campagna per cercare di sensibilizzare l’attuale Governo regionale della Sicilia ad assumere, in tempi stretti – possibilmente entro la fine di questo primo mese dell’anno – non meno di 30 mila operai forestali da dirottare, a partire dai primi giorni di Febbraio, nei territori della nostra Isola (montagne, colline e pianure) per iniziare ad occuparsi della tutela del territorio: sistemazione delle zone idrogeologicamente fragili, interventi nei corsi d’acqua per evitare esondazioni in caso di piogge, interventi nelle aree verdi per prevenire gli incendi. I 30 mila operai forestali dovranno garantire, con i turni, un servizio H 24. In realtà, lo scorso anno abbiamo iniziato ad Aprile ad avvertire il Governo di Nello Musumeci che bisognava dare il massimo per prevenire gli incendi. Il Governo ha risposto con elicotteri e aerei anfibi, che non servono per prevenire gli incendi, ma per spegnarli, o meglio, per provare a spegnerli. Lo scorso anno la prevenzione degli incendi non è stata effettuata, se non in minima (ma molto minima) parte. I risultati si sono visti: quasi 80 mila ettari di boschi siciliani andati in fumo. In Autunno sono arrivate le piogge e ci sono state le inondazioni (le più gravi a Catania e nel Catanese e a Siracusa e nel Siracusano). Oggi torniamo per l’ennesima volta sull’argomento per ricordare al presidente Musumeci e agli assessori che i cambiamenti climatici sono in atto e che, a partire dalla prossima Primavera, potrebbe succedere di tutto. Non sappiamo se ci prenderanno in considerazione. Noi ci proviamo, cominciando a raccontare cosa sta succedendo in Alaska, dove si registra una temperatura di 20 gradi centigradi.
In Alaska, al posto della neve, ci sono 20 gradi centigradi!
“L’Alaska – leggiamo su ICONA METEO – è alle prese con un decisamente insolito caldo invernale che ha spinto le temperature diurne fino a 15,5°C. Inoltre si sono verificate forti piogge in un periodo dell’anno normalmente associato a freddo pungente e neve. Un evento meteorologico che è stato soprannominato Icemageddon”. Insomma, in Alaska, al posto dell’inverno ci sono temperature primaverili. In questo periodo dell’anno in Alaska ci sono freddo e neve. Invece il clima è mite. “Nell’isola di Kodiak – leggiamo sempre su ICONA METEO – nella giornata di domenica la temperatura ha toccato i 19.4°C, vale a dire la più alta mai registrata a dicembre in Alaska. Lo scienziato Rick Thoman dell’Alaska Center for Climate Assessment and Policy lo ha definito assurdo”. Già, assurdo. Anche la scorsa Estate, in Sicilia, qualche ‘assurdità’ climatica l’abbiamo vissuta, come le temperature bloccate per circa due mesi – Luglio e Agosto – fra 36 e 42 gradi centigradi, con punte di 50 gradi in alcune aree della nostra Isola. Alle intense nevicate, in alcune zone interne dell’Alaska, hanno fatto seguito piogge intense. Anche questo è un fatto inusuale. la presenza diffusa di ghiaccio in alcune zone ha provocato problemi alla viabilità e interruzione dell’energia elettrica. Secondo Thoman, quanto sta avvenendo “è un chiaro segnale del cambiamento climatico. Questo è esattamente ciò che ci aspettiamo in un mondo in via di riscaldamento”. Ci sono problemi anche nel Nord dove le piogge creano disagi agli abitanti e agli animali: per questi ultimi il ghiaccio copre le fonti di cibo. “Un recente studio – conclude ICONA METE – ha previsto che tra il 2060 e il 2070 nella regione artica si avrà un clima con più pioggia invernale che neve. L’Alaska continuerà ad avere temperature estremamente rigide in inverno, ma gli episodi meteorologici calde e umidi tenderanno comunque a intensificarsi in futuro”.
A partire da oggi non daremo tregua fino a quando non vedremo i 30 mila operai forestali al lavoro nelle aree verdi e nei corsi d’acqua della Sicilia
Abbiamo riportato ampi passaggi di questo articolo per provare a sensibilizzare chi, fino ad oggi, nei fatti, ha ignorato i cambiamenti climatici in corso. Ricordiamo ai governanti siciliani che lo scorso anno la produzione mondiale di grano ha subito una drastica riduzione a causa dei cambiamenti climatici. Ricordiamo che in Canada, lo scorso anno, ci sono state temperature di – 50 in Inverno, di +50 gradi in Estate, mentre in Autunno sono andate in scena spaventose alluvioni. Se l’alluvione che ha colpito alcune aree del Canada avesse colpito Mondello e Partanna Mondello a Palermo, ebbene, non vogliamo immaginare cosa sarebbe successo. Il problema è che potrebbe accadere e che è necessario mettere in atto tutte le possibili opere di prevenzione non soltanto a Mondello e a Partanna Mondello, ma in tutte le zone della Sicilia idrogeologicamente fragili. Ricordiamo inoltre che tutt’ora ci sono problemi di siccità in Brasile e piogge inattese in Australia, dove è in corso la raccolta del grano in parte compromessa dall’acqua. Noi cominciamo il 2022, da oggi, a ricordare al Governo siciliano quello che potrebbe succedere nei prossimi mesi. Lo sappiamo che non ci daranno retta e che ci liquideranno come matti. Noi continueremo lo stesso fino a quando non avremo notizia di 30 mila operai forestali assunti con contratto a tempo indeterminato entro Febbraio. Sino a Febbraio ci limiteremo ad un articolo ogni tanto; a Febbraio, se non ci saranno i 30 mila forestali assunti, cominceremo con un articolo a settimana. A Marzo, senza le assunzioni di forestali, gli articoli diventeranno tre a settimana. Ad Aprile, senza operai forestali assunti dislocati in tutta la Sicilia, ci sarà un articolo al giorno: e continueremo così fino al 30 Ottobre. Ovviamente se ci arriveremo, perché tra gestione dissennata della pandemia e possibili cambiamenti climatici ignorati modello Estate 2021, noi, presidente Musumeci e assessori regionali, ci aspettiamo di tutto…
Foto tratta da Green.it
Fonte: www.inuovivespri.it
Ma perché questi titoli, i 30 mila forestali? se siamo 18 mila.
RispondiEliminaEvidente che c e del marcio anche fra questi paladini dell ambiente
RispondiEliminaSono tutti come Gesù,sono bravi a moltiplicare le cose...siamo più ho meno 17500...18000 mila i forestali lo avete capito una buona volta x tutte???Carapezza Angelo
RispondiElimina