Sifus Confali: “basta con gli annunci da campagna elettorale, con interventi in emergenza. Passiamo ai fatti intervenendo strutturalmente nei luoghi disastrati dai nubifragi e preventivamente in maniera programmatica in tutto il paese, attraverso l’utilizzo dei lavoratori forestali, dei Consorzi di bonifica ed Esa”
18 Novembre 2021
In merito alla violenza dei nubifragi che hanno determinato alluvioni, frane e smottamenti sulle fragilità territoriali delle città e delle campagne, alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno fatto registrare nuovamente danni, disagi e difficoltà a causa delle avversità atmosferiche e della pioggia battente, il sindacato nazionale SIFUS CONFALI non vuole stare a guardare e chiede tempestivi interventi per arginare in qualche modo il verificarsi di eventi che rischiano di mettere ulteriormente in ginocchio il popolo italiano. E a lanciare il grido di allarme è Ernesto Abate che in qualità di segretario nazionale del SIFUS CONFALI “Consorzi di Bonifica” si rivolge ai governatori delle regioni colpite come la Sicilia a cui si chiede di sostenere “una norma legislativa nazionale che obblighi alla collaborazione preventiva e programmatica ed emergenziale, mediante l’utilizzo della manodopera disponibile proveniente dal settore forestale, dei consorzi di bonifica e dell’Esa, in collaborazione con l’Autorità di Bacino e la Protezione civile.”
“Lo abbiamo già detto e ripetuto mille volte per la Sicilia -sottolinea Ernesto Abate-: siamo dentro una fase in cui si è venuto a determinare un vero e proprio cambiamento climatico che si manifesta con la sua tropicizzazione. Quindi non siamo più in una fase di emergenza, ma ordinaria e come tale dobbiamo affrontarla se vogliamo ridurre i danni di un territorio in cui il dissesto idrogeologico e la desertificazione la fanno da padrone. Alla luce di questo quadro davvero drammatico -aggiunge Abate– il resto del Paese non è messo meglio. Considerando la violenza con cui questi eventi non sono né da ritenersi casi singoli ed isolati, riteniamo opportuno che a tutela del territorio si intervenga normativamente, così come sarebbe intelligente che detti interventi, si facessero in economia diretta utilizzando la manodopera disponibile proveniente dal settore forestale, dei consorzi di bonifica ed Esa, per permettere di ridurre i costi alle sole spese essenziali dei costi oggettivi”.
Sulla questione e a sostegno del SIFUS CONFALI e delle istanze rappresentate dal segretario nazionale del SIFUS CONFALI “Consorzi di Bonifica”, Ernesto Abate, interviene a livello nazionale anche il senatore pentastellato Fabrizio Trentacoste il quale dichiara: “Alla luce degli straordinari eventi climatici che nelle ultime settimane hanno colpito anche la Sicilia, causando non poche vittime ed esposto i siciliani a enormi rischi e disagi, ritengo sia necessario intervenire, al più presto, con strumenti eccezionali. Diversi territori e centri urbani dell’Isola, molte delle sue infrastrutture, il sistema dei trasporti e l’intera economia regionale ne escono duramente provati. Il comparto agricolo ha subito danni incalcolabili, così come l’ambiente e il paesaggio. Ritengo –aggiunge il senatore Trentacoste– sia necessario riorganizzare alcuni enti regionali, rafforzandoli e programmando, ad esempio, un’interazione strutturale tra Consorzi di Bonifica, Ente di Sviluppo Agrario, Azienda Forestale, Autorità di Bacino e Protezione civile, per operare interventi di manutenzione, diffusi e capillari, nell’ambito di una nuova pianificazione territoriale, attenta ai cambiamenti climatici in atto. E su sollecitazione del Sifus annuncia il senatore Fabrizio Trentacoste, sto avanzando una proposta normativa in tal senso, perché il territorio si fornisca di strumenti efficaci per giungere a un riequilibrio ambientale che rimetta in sicurezza il territorio e l’intero assetto idrogeologico del paese Italia.”
Fonte: ww.giornalelora.it
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